"Par condicio? Polemica sterile Ho sempre rispettato la legge"

Ciarapica ribatte alle accuse di Mirella Paglialunga: fa soltanto l’eco a Silenzi perché non è preparata

"Mirella Paglialunga non conosce le regole della legge 1502000. Essendo il sindaco, promuovo iniziative volte a fare conoscere ai cittadini l’attività dell’amministrazione comunale. Questo non solo è previsto dalla legge, ma è anche un atto dovuto nei confronti della comunità". Fabrizio Ciarapica si difende dall’accusa mossa dalla candidata a sindaco del centrosinistra di avere trasformato l’attività amministrativa in propaganda elettorale e di avere violato la legge 282000, ovvero la par condicio, che interviene specificamente a disciplinare le comunicazioni in tempi elettorali. Quella a cui si appella Ciarapica è invece la norma che regola la comunicazione delle pubbliche amministrazioni. Ma è sicuro del fatto suo. "La mia presenza, anche alla manifestazione organizzata dall’amministrazione in collaborazione con altri soggetti e rivolta agli studenti per la giusta informazione ed educazione per i rischi legati all’esposizione solare, è stata negli anni sempre realizzata e io sono sempre stato presente – aggiunge –. Così come sono sempre stato presente in questi cinque anni di attività a tutte le iniziative pubbliche senza mai fare comizi o entrare nello specifico in discorsi politici, che certo non farei in questo momento proprio perché conosco bene le regole". Sottolinea Ciarapica che "era, tra l’altro, un’iniziativa aperta a tutti, e quindi se la candidata avesse voluto, avrebbe potuto partecipare a maggiore ragione per il lavoro che ha svolto fino a poco tempo fa. In questi giorni di campagna elettorale, ho partecipato ai comizi politici negli spazi previsti e come sa bene la Paglialunga, tutti abbiamo avuto giustamente lo stesso trattamento, che condivido e rispetto. In conclusione, respingo al mittente le accuse e anzi invito la candidata a condurre una campagna elettorale sui contenuti veri e non soltanto a focalizzarsi su sterili polemiche, che altro non fanno che evidenziare una scarsa preparazione, facendo l’eco al consigliere comunale Silenzi che già aveva mosso l’identica insinuazione".