Multe nella Ztl a Porto Recanati, presentati 12 nuovi ricorsi

Si allarga il caso delle contravvenzioni contestate. "Altre 30 persone sono entrate nel comitato"

Uno dei varchi della ztl

Uno dei varchi della ztl

Porto Recanati, 23 ottobre 2018 - «Sono fioccate troppe multe perché non c’è stata una corretta informazione sulla Ztl. In più, i varchi sono stati posizionati in posti poco visibili, e il pre-esercizio dei vigili nei tre accessi del paese non c’è stato. Il Comune ha fatto di tutto per far cassa sulla pelle dei cittadini». E’ quanto racconta Salvatore Di Pietro, residente a Loreto, e tra i fondatori del comitato che sta facendo ricorso in massa contro le multe elevate a Porto Recanati per violazione alla ztl.

«Nel mio caso – spiega l’uomo – dopo aver preso due multe a luglio, ero andato il 18 agosto dai vigili urbani per chiedere quante ancora me ne dovessero arrivare. Dopo aver dato la targa dei miei mezzi al comandante dei vigili, lui mi disse che ne sarebbero arrivate altre quattro. Invece, finora ne ho ricevute 10, per passaggi non consentiti in via Pastrengo e in via Galilei. All’inizio, ho pagato la prima multa per far vedere che c’era spirito collaborativo, ma quando ho notato che continuavano a fioccare contravvenzioni a più persone, ho capito che c’era qualcosa che non andava. La verità è che non c’è stata un’adeguata informazione sulla ztl – osserva –, e gli stessi varchi sono poco visibili. Mi pare chiaro, inoltre, che la volontà dell’amministrazione comunale è stata quella di far cassa e basta. Le persone sono state ingannate, perché non si è cercato di evitare che sbagliassero. Tra l’altro, il pre-esercizio di 30 giorni non è stato fatto dai vigili, se fossero stati presenti negli accessi della città, non ci sarebbero stati così tanti multati». Intanto, il comitato sta andando avanti e venerdì pomeriggio, insieme all’associazione Bene Comune, organizzerà un incontro pubblico al bar-gelateria Giorgio, in piazza Brancondi, alle 17.30. Nel frattempo, il numero dei ricorsi è in continuo aumento.

«Ieri – dice Stefania Giorgino, portavoce del comitato – sono stati depositati altri 12 ricorsi. Non solo, nel giro di una settimana il comitato è aumentato di altre 30 persone, ormai siamo ben 110 persone. E ci risulta pure che negli ultimi giorni l’indirizzo di posta elettronica dei vigili urbani sia intasato, a causa di tutte le richieste per visionare i passaggi non autorizzati che stanno spedendo molti cittadini. Diverse persone mi hanno infatti riferito che le mail non si riescono più a spedire, e anzi tornano indietro al mittente».