"Rapina, spaccio ed estorsione": scelto il rito abbreviato

Rapina, estorsione, stalking e spaccio: queste le imputazioni a carico di due ragazzi, accusati di essersela presa con un coetaneo per via di un debito legato alla droga. Secondo l’accusa il ragazzo, un civitanovese 25enne, avrebbe dovuto pagare 20 euro ad Adel Adaki, per una cessione di stupefacenti. Adaki allora, con Alessio Massatani e due minorenni, il 28 agosto 2018 sarebbe piombato in casa. I due avrebbero preso il ragazzo a schiaffi e lo avrebbero minacciato, pretendendo prima 20 euro poi 50, oltre al suo cellulare. Ottenuti i soldi dalla madre del civitanovese, ne avrebbero pretesi altri, altrimenti avrebbero dato fuoco a tutta la casa. Alla fine avrebbero preso delle cuffiette, del valore di 350 euro, e dopo aver preso il ragazzo per il collo e averlo sbattuto contro il muro se ne sarebbero andati. Il 30 agosto si sarebbero presentati dal civitanovese che era in campo da basket, minacciandolo con una bottiglia di vetro e dicendo che avrebbero fatto del male a tutta la sua famiglia se li avesse denunciati, poi gli avrebbero strappato l’Iphone e sarebbero andati via. Il 31 sarebbero tornati, chiedendo la scatola del cellulare, e se ne sarebbero andati portando via il pittbull della loro vittima. Infine il primo settembre Adaki sarebbe tornato a casa del ragazzo con altri complici, a volto coperto, ma lui aveva chiamato il 112 e i carabinieri avevano fatto allontanare il gruppo. Ieri in udienza preliminare, gli avvocati Mirela Mulaj e Giovanni Marziali hanno chiesto il rito abbreviato per i due imputati, e il processo è stato rinviato all’8 febbraio.

p. p.