Sbatte la testa sulle scale, Corallini in fin di vita

L’infortunio è avvenuto sul luogo di lavoro: ha perso l’equilibrio ed è caduto. All’ospedale di Torrette si valuta la donazione degli organi

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È in fin di vita l’imprenditore civitanovese Gilberto Corallini, a causa di un infortunio subito martedì scorso in un cantiere. Cadendo, ha battuto violentemente la testa riportando un grave trauma cranico. A questo punto per lui resta purtroppo poco da fare. L’infortunio era avvenuto in un cantiere a Fontespina, in via Giovanni Falcone. Corallini, 68 anni, stava lavorando insieme con un operaio della sua ditta, la Im.Co srls. Ma a un certo punto avrebbe spostato alcuni pezzi di ferro che coprivano una botola, proteggendo un accesso ai garage. Facendo questa operazione, avrebbe perso l’equilibrio e sarebbe caduto per circa due metri e mezzo, battendo la testa contro alcuni spigoli delle scale. Avvertiti dall’operaio che era sul posto con lui, erano accorsi i sanitari del 118, che vedendo le condizioni dell’uomo lo avevano subito fatto ricoverare a Torrette, dove era stato portato in eliambulanza. Purtroppo però, dagli esami clinici è emerso che la caduta ha causato un trauma cranico e una emorragia: una condizione che lascia ben poche prospettive al 68enne, per il quale è stata avviata la procedura per valutare una eventuale donazione degli organi. Il civitanovese è tenuto sotto osservazione, per accertare se possano esserci o meno degli spiragli di una ripresa. Per far luce sull’infortunio, nel cantiere erano arrivati anche i carabinieri e gli ispettori del Servizio prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro. Dell’accaduto era stato informato il procuratore di Macerata Claudio Rastrelli, come da prassi in questi casi. Corallini lavorava per se stesso, dunque non ci sarebbero comunque profili di responsabilità dal punto di vista penale per l’infortunio. Geometra prima e imprenditore poi, Corallini aveva avuto un grandissimo successo come costruttore a Civitanova e Montecosaro, e per questo era molto conosciuto e stimato. Era sposato e padre di due figli. "Un gran lavoratore e un ottimo imprenditore" dice di lui l’ingegnere Giorgio Medori, che lo conosceva bene. "Una persona corretta che ha lavorato con la sua impresa e anche per conto terzi, quando gli veniva richiesto. I suoi lavori hanno sempre avuto l’apprezzamento unanime di tecnici e cittadini. Civitanova perde uno dei suoi figli migliori sul fronte delle costruzioni, e sono sicuro dicendo questo di interpretare il sentimento di quanti lo hanno conosciuto e hanno avuto modo di stare a contatto con lui".

Paola Pagnanelli