Si è spento a 69 anni l’ex consigliere Porreca

Storico giornalaio e figura di riferimento per la sinistra locale, l’amministrazione: "Persona leale, amico di tutti. È stato un maestro"

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di Giorgio Giannaccini

Ha combattuto a lungo, come aveva sempre fatto nella sua vita, fino a ieri mattina, quando il suo cuore ha cessato di battere. Porto Recanati piange la scomparsa di Giorgio Porreca, storico giornalaio del paese ma soprattutto uomo impegnato nel sociale e figura di riferimento per la sinistra locale. Aveva 69 anni e si è spento all’ospedale di Torrette ad Ancona, per via del peggioramento delle sue condizioni di salute, dopo circa due settimane di ricovero. Giorgio era molto noto in città. Figlio di Giuseppe, aveva gestito con lui e per tantissimi anni l’edicola di corso Matteotti, fino agli anni Novanta. Inoltre, negli anni Settanta, ne aveva aperta un’altra in via King, che in seguito aveva ceduto. Tuttavia, si era contraddistinto in primis per la sua lunga militanza politica. Da ragazzo era stato segretario del Fronte della gioventù comunista, mentre negli anni Ottanta era stato consigliere comunale per il Partito comunista italiano. In seguito, aveva svolto anche la carica di consigliere provinciale con Rifondazione comunista. Inoltre, quindici anni fa, aveva fondato l’Associazione Tutela del Diabetico, di cui era tuttora presidente, promuovendo tante iniziative per prevenire la malattia che lo affliggeva da tempo. Ma l’impegno politico era poi continuato con Sinistra Italiana e ultimamente nelle file del Pd. "Nella sua lunga esperienza politica, sin da giovanissimo, si è sempre contraddistinto per impegno e passione – ha scritto sui social il segretario dei dem, Alessandro Palestrini –. Il coraggio e la grande voglia di vivere rappresenteranno un prezioso insegnamento. Caro Giorgio ci mancherai". Cordoglio è stato espresso pure dall’amministrazione comunale: "Una persona leale, amico di tutti. E’ stato un maestro. Perché sapeva sorridere, sdrammatizzare. Ha dedicato un’intera esistenza a occuparsi di chi soffre, per tutelare chi, come lui, era stato colpito dalla tremenda malattia. Ci mancherà il suo sorriso". "Giorgio è stato il pilastro della nostra famiglia, in primis per i figli e i nipoti che amava. Per ogni problema c’era lui che li risolveva. Ha sempre accolto la sofferenza con il sorriso e aveva ancora tanta voglia di fare", dice commossa la cognata Nadia. L’uomo lascia i figli Ivan con Anna, Massimiliano con Susy, Dimitri con Manuela e Giorgio con Francesca, i nipoti Valerio e Aurora, il fratello Annito, la cognata Nadia con Sergio. Oggi, alle 17, l’ultimo saluto con una cerimonia laica nella palestra Diaz.