Alla Virtus non riesce l’impresa Jesi è a un passo dalla salvezza

L’Aurora dilaga dopo l’intervallo, a Civitanova non basta un finale tutto orgoglio. Serie sul 2-1 per i leoncelli

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VIRTUS

72

CONTRACTOR JESI

84

VIRTUS : Costa 19, Musci 16, Rosettani 10, Riccio 7, Gulini 6, Pedicone 5, Dessì 4, Montanari 3, Vallasciani 2, Felicioni, Seri. N.e. Abbate. All. Schiavi.

GENERAL CONTRACTOR JESI: Magrini 22, Ferraro 16, Gay 16, Rocchi 13, Rizzitiello 9, Cocco 6, Memed 2, Valentini, Ginesi. N.e. Gloria, Giulietti e Moretti. All. Francioni.

Arbitri: Picchi di Ferentino e Cassiano di Roma.

Parziali: 19-22, 32-45, 44-76, 72-84.

di Mario Pacetti

Un’Aurora concentrata in difesa, reattiva in ogni angolo del campo e precisa al tiro ha dominato gara-3 sul campo della Virtus ritornando avanti (2-1) nella serie playout e mettendo una seria ipoteca sulla salvezza dopo la delusione per la sconfitta di mercoledì. Civitanova non ha ripetuto la bella prova di gara-2. La cartina di tornasole è ben incarnata da Riccio, cecchino implacabile nella precedente gara e ombra di se stesso ieri. Eppure la Virtus aveva impattato bene anche questa sfida (10-4 al 3’) sulle ali di un Musci che il giovane Cocco, nello starting-five per l’indisponibilità di Gloria, faticava ad arginare. Jesi apparentemente in tilt, come dimostrava anche il precoce bonus di falli. Ma gli ospiti hanno fatto presto a ricomporsi e a ribaltare lo score (12-13 già al 6’) traendo profitto dalla buona vena dell’ex Rocchi, ieri molto solido, e dalla ritrovata mira dei frombolieri. Ma è nel 2° quarto che l’Aurora ha dato la spallata, piazzando un parziale di 0-14 nei primi 5’ quando erano contemporaneamente fuori Musci e Riccio. Poi la Virtus ha reagito, ma non a sufficienza per impedire ai leoncelli di aumentare gradualmente il loro vantaggio.

Dall’intervallo, durato 10’ in più per un guaio alla tabella dei 24 secondi, è riemersa meglio la squadra di Francioni che, sull’onda di un’inerzia ormai unilaterale, s’è via via allontanata fino a un +32 che non ammetteva repliche. Non potevano bastare 10’ per sconvolgere lo score. Ma, almeno, la Virtus ha provato (e c’è riuscita) a limitare i danni e salvare l’onore recuperando la bellezza di 20 punti e costringendo un imbufalito Francioni a chiedere due time-out per scuotere i suoi dal torpore.