Juantorena addio, l’ira di Giulianelli "Ha pensato solo al suo interesse"

Il patron: sorpreso e amareggiato da Osmany. Nikolov è un fenomeno, la Lube dei giovani può vincere subito

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di Andrea Scoppa

Deluso da Juantorena, ma galvanizzato dalla "rivoluzione giovane" e certo di poter vincere anche con i talentuosi millennials. Il patron della Lube Fabio Giulianelli dice la sua al Carlino dopo il weekend che ha scombussolato l’ambiente biancorosso, complice l’addio a sorpresa (di sicuro nella tempistica) del fuoriclasse italo-cubano.

Giulianelli, come ha preso la decisione dell’ex capitano Osmany Juantorena?

"Mi ha sorpreso e amareggiato. Anche perché avevamo completato l’organico e la sua presenza era fondamentale, oltre che per le qualità tecniche, perché avrebbe fatto da chioccia ai giovani schiacciatori e per le combinazioni tra italiani e stranieri in campo".

Lei si era già alterato a dicembre quando Juantorena dichiarò che avrebbe lasciato a fine stagione, un’uscita inopportuna alla vigilia del Mondiale…

"Parliamo di un grandissimo giocatore, ma nell’ultima stagione praticamente non ha mai giocato, ha fatto il protagonista senza giocare e quando la squadra ha superato la sua ombra ha saputo vincere lo scudetto senza di lui".

Si parlava di un incarico dirigenziale una volta che si fosse ritirato. Dalle sue parole si intuisce che le cose invece sono cambiate?

"La scelta che ha fatto non la condividiamo, ha deciso in modo arbitrario e pensando unicamente all’interesse personale".

A questo punto è un bene che Zaytsev non sia partito, sia per l’aspetto tecnico (l’unico martello esperto) sia per le soluzioni in più che fornisce a coach Blengini?

"E aggiungo che è un bene che ce l’abbiamo noi. Ivan ci fornisce un equilibrio importante, se non lo avessimo avuto non avremmo potuto fare determinati cambi e vincere lo scudetto".

L’ultimo arrivato Nikolov promette benissimo…

"Questo è un fenomeno. Lo seguivamo da due anni e secondo me abbiamo comprato il miglior talento del panorama mondiale under20".

Alla fine avete fatto una rivoluzione numerica e anagrafica…

"Avendo vinto 3 scudetti consecutivi, se non ora, quando? La certezza qui è la società, una garanzia. Abbiamo costruito qualcosa di incredibile, faccio i complimenti anche al dg Cormio e sarà un piacere veder giocare la Lube".

Avete vinto molto, tantissimo nell’ultimo lustro, la prossima stagione tuttavia appare come di transizione in attesa che il futuro sia civitanovese. Non è abituato ad un ruolo da outsider: che ne pensa?

"Sia chiaro che per me chi viene alla Lube sa che può e deve vincere subito. Anche l’Italia era giovane agli Europei, eppure li abbiamo vinti a settembre dell’anno scorso. Non si tratta di giovani ma di bravi o somari, i nostri sono forti e col vantaggio di giocare assieme all’alzatore più forte al mondo".