Una lotteria per fermare l’influenza

Bologna, 3 ottobre 2020 - Sui vaccini antinfluenzali state sereni, parola del ministro della salute e delle Regioni. Tutto a posto. Invece non c’è nulla in ordine. Sono entrato in una farmacia di paese, dove i clienti sono conosciuti uno ad uno. La titolare sconsolata dice: "Sì è vero, arrivano i vaccini, ma ne sono disponibili poco più di una ventina per farmacia. Io ho già trecento prenotazioni e per non scontentare nessuno su pretese di precedenza ho deciso di tirare a sorte". E’ la riffa anti influenza. Speriamo se la cavino meglio i medici di famiglia, ma non pare proprio fra sovraccarico di lavoro, alternanza delle visite, organizzazione delle prenotazioni. Siamo di fronte ad un governo pasticcione e ad una operazione organizzata male e in ritardo. Le fasce deboli hanno la copertura garantita, dicono le autorità sanitarie. Bene. E gli altri? Chi stabilisce chi è debole e chi no? Il refrain è: tranquilli i vaccini sono disponibili dal 12 ottobre. Già in queste settimane però, col calo della temperatura anziani e bambini presentano qualche linea di febbre creando caos e paura. Sarà Covid? Sì, no, forse. Valanghe di telefonate ai medici di base, chiamate al numero verde delle Asl che al sabato chiudono bottega come se il virus e le richieste di chiarimenti rispettassero gli orari d’ufficio. L’autunno arriva sempre in autunno, stessa data come Natale e Pasqua, e con esso l’influenza. I vaccini dovevano essere disponibili (per tutti) già agli inizi di settembre. La prevenzione va fatta prima e non dopo. Elementare Watson direbbe Sherlock Holmes. Bel colpo, considerato che l’immunizzazione influenzale ha anche l’obiettivo strategico di ridurre i sintomi che rischiano di essere confusi con quelli del virus sovraccaricando la rete sanitaria. Per ora solo un italiano su tre potrà proteggersi dopo che per mesi ci hanno martellato con gli appelli alla vaccinazione. Una situazione di incertezza che assomiglia a quella della scuola. Si parte, tutti in classe. Poi si scopre che mancano i banchi con le ruote (inutili), i docenti, i bidelli, gli spazi. La farmacista intanto sta preparando la lotteria.