Quel mondo che stiamo dimenticando

Esiste un mondo oltre il Covid e lo stiamo nuovamente dimenticando. La pressione sugli ospedali è tornata alta, e di questo siamo consci, ma l’alfabeto sanitario va aggiornato al 2022 e a Omicron, nelle sue gradazioni. Non si possono invocare solo i No vax, ci sono modelli da riscrivere perché anche in Emilia-Romagna, al top in Europa e in Italia sul minato fronte sanitario, non tutto funziona: per esperienza personale posso raccontare che una donna di 85 anni – malata di quello che si è rivelato un tumore – è stata operata in tempo solo con molti soldi e conoscenze. Chirurgo, urologo, esami, molti tamponi molecolari. Nel privato. Nel pubblico si sarebbe andati alle calende greche. Si può risarcire per una vita? No. Non dobbiamo mai dimenticare che nei numeri, in quel milione e passa di visite saltate, ci sono storie, facce, famiglie. E ci sono storie, facce, famiglie (e anche lavoro, e impegni saltati, e rabbia a fiumi) nelle migliaia di cittadini emiliano-romagnoli esodati del green pass. La pandemia da sanitaria e sociale si fa anche burocratica: il tema non è farsi un autotest negativo in casa (e comunque ben venga l’iniziativa della Regione), ma ricevere il certificato verde. Un avvocato, guarito dal Covid, da dodici giorni non ha ricevuto il nuovo green pass: si è rivolto a chiunque senza ottenere risposta. Ha scritto su Instagram al governatore Stefano Bonaccini e – miracolo – è stato lui il solo a rispondere, indirizzandolo ai numeri giusti. Ma, non è uno scherzo, nemmeno così il legale è riuscito a ‘sbloccarsi’. E’ un labirinto di Ministeri, medici, segreterie, funzionari, telefoni che squillano a vuoto. Un momento straordinario. Ma servono risposte ancora più straordinarie.