Niente scuola, lo dice il ministro

Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

Bologna, 26 settembre 2019 - Il ministro dell’istruzione Lorenzo Fioramonti ha sostanzialmente incitato gli studenti ad aderire domani allo sciopero per il clima. Ai Collegi docenti ha dato l’indicazione di giustificare l’assenza degli studenti in vista dello sciopero. Non si è mai visto che un ministro, senza entrare nel merito del nobile tema dell’ambiente, giustifica a priori gli studenti che non vanno a scuola. Specchio dei tempi. Lorenzo Ferrarini, Reggio Emilia

Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

Non c’è da stupirsi se gli studenti fanno sciopero. E’ sempre successo e sempre succederà. Lo sciopero spesso è fantasia, voglia di stupire e di partecipare ai temi sociali. A scuola ci siamo passati tutti e sappiamo di cosa si parla. Altra cosa è un ministro che indossa i panni dello showman e giustifica formalmente l’assenza degli studenti che domani prenderanno parte ai cortei per l’ambiente. Come farà a controllare che chi sciopera prende parte alla ecomobilitazione e non sta a letto? Come farà a controllare coloro che vanno cinque minuti al corteo e poi raggiungono gli amici? Mobilita i carabinieri forestali? Lorenzo Fioramonti, che deve tutelare l’istruzione, è anche un tifoso di Greta Thunberg, la 16 enne paladina dell’ambiente che salta un anno scolastico per fare la testimonial in tour nel mondo con un’abile operazione di marketing allestita dagli adulti. Qualcuno consigli al ministro di impegnarsi affinchè la scuola formi studenti preparati attraverso le materie tradizionali e in aggiunta li indirizzi verso una coscienza ecologica con lo studio. A marinare le lezioni ci pensano già da soli, senza suggerimenti. beppe.boni@ilcarlino.net