Scuola, molto caos ma funziona

La lettera. Risponde il condirettore del Resto del Carlino Beppe Boni

Bologna, 25 febbraio 2020 - Nella scuola di oggi serve meno confusione e più serenità. E' l'unica struttura educativa attraverso la quale passano i nostri figli per almeno 15 anni. Spaventano i modi, i ritardi con i quali reclutiamo gli inseganti, gli educatori di sostegno. Inoltre gli episodi di maltrattamenti verbali e fisici nelle scuole materne aumentati in questi anni fanno si che la scuola sia diventata in parte luogo di confusione e non di creatività e di cultura. Biosgna recuperare serenità. Giovanna e Marco Pedricelli, Ferrara

Risponde il condirettore del Resto del Carlino Beppe Boni

La scuola italiana, che per fortuna prepara ancora a buoni livelli, resta un mistero per il caos che regna soprattutto all'inizio dell'anno scolastico. Ne succedono di tutti i colori. Ci sono presidi tuttofare, che dirigono le scuole senza docenti di ruolo in cattedra e senza, o con scarso, personale amministrativo in segreteria. E l'emergenza è continua: cattedre scoperte, graduatorie sguarnite, boom delle messe a disposizione. All'inizio dell'anno scolastico in corso su 66mila cattedre scoperte ne sono state assegnate 33mila con rimedi successivi. Poi mancano i fondi. Molte scuole di ordine e grado devono arrangiarsi per dotare le classi di attrezzature e tecnologia. Insomma c'è molto da fare. Eppure tanti bravi docenti riescono a prendere per mano gli alunni, a condurli e prepararli anche su temi che esulano dai programmi scolastici, come l'informazione. Un argomento anche andrebbe inserito nei programmi ministeriali. Abbiamo una macchina in parte sgangherata che però tutto sommato funziona ancora. Cerchiamo di migliorare la cara vecchia scuola, una certezza che non possiamo perdere. beppe.boni@ilcarlino.net