
Gegè Telesforo
di Claudio Salvi
Polistrumentista, cantante, compositore, conduttore e autore di programmi radiofonici e televisivi. Gegè Telesforo, al secolo Eugenio Roberto Antonio Telesforo, sarà in scena questa (ore 21.15) a Mercatello Sul Metauro (piazza San Francesco), sul palco della rassegna ’Terre Sonore’. Si tratta di uno dei personaggi più in vista del panorama jazzistico e non solo italiano. Il popolare vocalist sarà alla testa del suo quartetto comprendente Luca Bulgarelli al basso elettrico, Domenico Sanna al pianoforte e tastiere e Michele Santoleri alla batteria. Specialista del canto scat ma anche giornalista, autore, personaggio radiofonico e televisivo, Telesforo ha attraversato 30 anni di storia della radio e della televisione (ricordate ’Doc’ assieme a Renzo Arbore?) con grande passione nel corso della sua carriera ha sempre avuto collaborazioni importanti.
"Sì sono state molte e ognuna mi ha trasmesso qualcosa. L’elenco è lungo e rischio di dimenticare qualcuno ma Roberto Gatto, Danilo Rea, Rita Marcotulli, Rossana Casale, Stefano Di Battista vorrei ricordarli. A livello internazionale Jon Hendricks, Dizzy Gillespie, Clark Terry, DeeDee Bridgewater, Phil Woods, Bob Malach, Georgie Fame, Clyde Stubblefield, Mike Mainieri, Richard Davis. Ma basta così".
E ora cosa state portando in giro per l’Italia?
"C’è un po’ il sunto di tutta la mia musica. Siamo riusciti a mettere insieme questo quartetto a marzo e non pensavamo di fare così tanti concerti. Tutti eventi con tanta attenzione per i protocolli; noto con piacere che gli appassionati di jazz sono molto diligenti col Green pass a portata di mano. E anche noi dobbiamo essere diligenti, oltre al certificato vaccinale ci facciamo sempre il tampone secondo le regole".
Ma protocolli a parte vi divertirete almeno un po’?
"Ci mancherebbe, assieme a questi musicisti formidabili non ci si può non divertire. E’ un repertorio originale ma molto ritmico, effervescente, leggero e complesso allo stesso tempo. L’obiettivo è appunto quello di divertire ed emozionare piuttosto che stupire. La tecnica fine a sé stessa non ci interessa".
Un repertorio originale scelto tra i suoi 12 dischi?
"Sì per ogni album abbiamo scelto qualcosa e non è facile con tutta la mole di cose fatte. Suoniamo molti brani ma molto curati e aperti negli arrangiamenti".
Conduttore di programmi, musicista, autore. Quale anima prevale in Telesforo?
"E’ un vezzo molto italico quello di cercare di catalogare i mestieri. In realtà in America ci sono attori che fanno i musicisti o conduttori che fanno i produttori. Io mi occupo di musica da sempre e mi diverte farlo in tutte le sue forme. Anche quella divulgativa se ti danno carta bianca. Ora sto facendo un programma per Rai 5 ed ho appena concluso la mia 760 puntata a Radio 24: otto anni in cui ho affrontato tutti i tipi di musica".
Renzo Arbore lo sente ancora?
"Lo sento sempre e stiamo discutendo di un progetto: riportare Doc in tv dopo 35 anni".