Cimici cinesi, maxi investimento dell'Emilia Romagna per la prevenzione

Via al bando aperto dal 10 gennaio al 15 marzo 2019: i fondi sono destinati alle imprese agricole per l’acquisto e la messa in opera di reti antinsetto

Cimice cinese

Cimice cinese

Bologna, 9 gennaio 2019 - Non conosce sosta, in Emilia-Romagna, la lotta alle cimici cinesi, dette anche cimici asiatiche (Halyomorpha Halys), l’insetto in grado di provocare ingenti danni agli alberi da frutto, in particolare pero, kiwi, melo e pesco. Al punto da costituire una pesante minaccia per l’intero settore produttivo frutticolo.

La Regione ha deciso di investire oltre 2,7 milioni di euro (per la precisione 2.753.827 euro) in azioni di prevenzione attraverso un bando aperto dal 10 gennaio al 15 marzo 2019. In particolare, per gli impianti frutticoli, l’obiettivo è favorire la chiusura laterale con reti antinsetto (ad oggi risulta essere il mezzo di prevenzione più indicato per limitare i danni) degli impianti di copertura antigrandine già esistenti.

I fondi sono destinati alle imprese agricole che dovranno attuare un piano d’investimento della durata massima di 12 mesi, dalla data dell’atto di concessione del sostegno. Le spese ammesse, da un minimo di 2.500 euro a un massimo di 250mila euro e finanziate al 50% dai fondi Psr, devono essere dedicate all’acquisto e alla messa in opera di reti antinsetto (compresi i dispositivi di apertura/chiusura meccanizzata/automatizzata per l’accesso) esclusivamente a completamento di impianti di copertura esistenti e per l’acquisto e messa in opera di reti antinsetto monofila.

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Sono inoltre accettate le spese tecniche generali, come onorari di professionisti o consulenti, nel limite del 3% dell’importo ammissibile. Criteri di priorità delle domande riguardano: il rapporto tra la superficie a frutteto oggetto di investimento e la superficie aziendale totale a frutteto; il grado di rischio di diffusione dell'infestazione, con maggiore punteggio alle aree ad alto rischio (pianura del reggiano, modenese, bolognese, ferrarese, ravennate e di Forli-Cesena) e alla diversa suscettibilità delle specie frutticole. Ulteriori incrementi di punteggio sono destinati alle domande di superfici frutticole a produzione integrata (incremento del 30%) oppure già a coltivazione biologica o in regime di conversione (incremento del 100%).

Le domande potranno essere presentate dal 10 gennaio 2019 e fino alle ore 13.00 del 15 marzo 2019, sulla piattaforma Siag di Agrea, l’Agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura. Entro il 14 giugno i Servizi territoriali competenti invieranno le domande al Servizio “Competitività delle imprese agricole ed agroalimentari”, per la graduatoria generale che verrà emanata entro il 20 giugno 2019.