Cinema e teatri, riapertura il 15 giugno. Le regole dell'Emilia Romagna

L'ordinanza della Regione: al chiuso massimo 200 spettatori, mille all’aperto. Dall'8 giugno si possono fare prove senza pubblico

Cinema e teatri, riapertura il 15 giugno (Foto d'archivio Ansa)

Cinema e teatri, riapertura il 15 giugno (Foto d'archivio Ansa)

Bologna, 6 giugno 2020 – Quando mancano pochi giorni alla riapertura di cinema e teatri, prevista per il 15 giugno, arriva l'ordinanza della Regione Emilia Romagna (qui il pdf) con le linee guida. Non solo: ripartiranno i set cinematografici e il via libera è esteso ai circhi. E da lunedì prossimo, l'8 giugno, potranno essere svolte le prove senza la presenza di pubblico.

Sempre dal 15 giugno riparte l’organizzazione di congressiconvegni ed eventi assimilabili. Dall’8 giugno, inoltre, è nuovamente consentito ai soggetti pubblici e privati che erogano attività di formazione la possibilità di realizzare in presenza, e quindi in aula, tutte le attività formative (per questo l’ordinanza recepisce le linee guida sulla formazione professionale approvate lo scorso 23 maggio).

L’atto regola poi lo svolgimento di concorsi e prove selettive da parte delle pubbliche amministrazioni adottando uno specifico protocollo. Sospese durante la Fase 1 dell’emergenza Coronavirus, possono dunque riprendere: tra queste anche quelle avviati dalla stessa Regione Emilia Romagna che a regime porteranno a circa 1.300 nuove assunzioni.

Infine, il recepimento del protocollo per lo svolgimento della attività delle scuole guida, delle scuole nautiche e degli studi di consulenza automobilistica, già approvato in precedenza.

Cinema, teatri, spettacoli: al chiuso massimo 200 spettatori, mille all’aperto

Le linee guida – che valgono anche per circhi e set cinematografici - fissano una serie di regole a tutela del pubblico e degli operatori. Dal numero massimo di spettatori (200 per gli spettacoli al chiuso e mille per quelli all’aperto), agli accorgimenti per assicurare almeno 1 metro di distanza tra gli utenti, eccettoche per nuclei familiari e conviventi. Potrà essere misurata la temperatura all’ingresso e, nel rispetto della privacy, dovrà essere tenuto un registro delle presenze per 14 giorni.

Dovrà essere inoltre indossata la mascherina quando ci si trova negli spazi comuni. L’uso promiscuo dei camerini è da evitare, salvo assicurare un adeguato distanziamento interpersonale unito alla pulizia delle superfici. Il personale (artisti, addetti a lavorazioni presso i laboratori di scenotecnica e sartoria, ecc.) dovrà indossare la mascherina quando l’attività non consente il rispetto del distanziamento interpersonale. Per la preparazione degli artisti, trucco e acconciatura, si applicano le indicazioni previste per i settori di riferimento. Gli oggetti eventualmente utilizzati per la scena devono essere manipolati dagli attori muniti di guanti e i costumi di scena dovranno essere individuali. Oltre alle misure di carattere generale, vi sono norme destinate a tutelare specifiche discipline, prove comprese: dalle produzioni liriche e sinfoniche a quelle teatrali, fino alla danza.

Concorsi pubblici

Le linee guida sono rivolte alle amministrazioni locali, oltre che alle aziende e agli enti del Servizio sanitario regionale. Un vero e proprio vademecum a tutela della salute dei candidati, dei commissari e del personale impegnato a diverso titolo. Via dunque alle procedure concorsuali, anche con modalità in presenza dei candidati, ferma restando la possibilità di effettuare la prova orale o i colloqui di mobilità tra gli enti anche in videoconferenza. Al momento dell’identificazione ogni candidato dovrà firmare una autodichiarazione in cui attesta di non essere sottoposto a misure di quarantena o isolamento domiciliare, né di avere sintomi influenzali.  

Obbligatorio sempre l’uso della mascherina - sia per i candidati che per i membri della commissione e il personale - così come, in caso di attività che richiedano un contatto più ravvicinato, anche di dispositivi quali visiere  o barriere protettive trasparenti.  A tutti dovrà essere garantito l’uso di soluzioni disinfettanti per le mani. Per la consegna dei materiali previsto l’uso di guanti mono uso. I locali andranno organizzati per scongiurare qualsiasi rischio di assembramento e rispettare il distanziamento interpersonale, con, tra l’altro, anche ingressi scaglionati. Altrettanto importante la disinfezione e l’areazione degli ambienti.  Per quest’ultimo aspetto il documento prevede anche gli interventi per l’ottimale funzionamento degli impianti di aereazione.

Precauzioni comuni a ogni attività

Pur facendo riferimento a diverse attività e settori, le linee guida contenute nell’ordinanza, pur specifiche, sono accomunate da una serie di indicazioni tese a garantire il distanziamento interpersonale, la corretta organizzazione degli spazi, l’igiene dei locali e la loro areazione, l’uso di dispositivi di protezione individuali e di soluzioni idroalcoliche per la disinfezione delle mani. In merito all’attività congressuale e convegnistica, dovranno essere gli organizzatori di eventi e meeting a dover decidere il numero massimo di partecipanti tenendo conto della capienza dei locali. 

Impianti di condizionamento aria

Infine, modificando precedenti protocolli regionali, interviene sulle misure inerenti microclima e impianti di condizionamento, introducendo l’obbligo, se tecnicamente possibile, di escludere totalmente la funzione di ricircolo dell’aria. In ogni caso, vanno rafforzate ulteriormente le misure per il ricambio d’aria naturale, anche attraverso l’impianto, di cui va garantita, in condizione da fermo, la pulizia dei filtri dell’aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati. Se tecnicamente possibile, va aumentata la capacità filtrante del ricircolo, sostituendo i filtri esistenti con filtri di classe superiore, garantendo il mantenimento delle portate. Nei servizi igienici va mantenuto in funzione continuata l’estrattore d’aria.

L'ordinanza