Coronavirus Marche, le vittime sono 6. Contagi al 2,5%

Il numero dei morti sale così a 954. Bertolaso: "Ospedale Covid di Civitanova pronto domenica". Ecco come partecipare alla messa dal 18 maggio

Un'immagine dall'ospedale covid di Pesaro (fotoPrint)

Un'immagine dall'ospedale covid di Pesaro (fotoPrint)

Ancona, 7 maggio 2020 - Sono cinque le vittime registrate nelle Marche nelle ultime ore, come sempre a pagare il prezzo più caro è la provincia di Pesaro che piange tre persone: un uomo di 72 anni di Fossombrone, uno di 85 di Pergola e un pesarese di 90. Una donna è morta ad Ancona, aveva 89 anni. La vittima della provincia di Fermo, di Campofilone, aveva 89 anni. Ancora, ha perso la vita una donna di 64 anni a Civitanova, in provincia di Macerata. Le vittime dall'inizio della pandeia salgolo così a 954: 505 a Pesaro, 210 ad Ancona, 152 a Macerata, 66 a Fermo e 13 ad Ascoli.

I contagi

 Il trend è grosso modo lo stesso da una decina di giorni. L'epidemia da Coronavirus si conferma a bassa intensità anche nei primi giorni della Fase 2 delle Marche. Nelle ultime 24 ore dei 1.232 tamponi analizzati 31 sono risultati positivi. Appena il 2,5%. Lo comunica il Gores, il Gruppo regionale per l'emergenza sanitaria.

Leggi anche Marche, il piano pandemico del 2007 aveva previsto tuttoEcobonus: guida al maxi sconto - "Il virus ha perso forza" - In arrivo un vaccino 'jolly' - Mascherine, caos prezzi

Praticamente un positivo ogni 40 test effettuati. Complessivamente, da inizio emergenza, il numero dei contagiati sale a 6.452 su 46.258 test. Si mantiene stabile tra il 2 e il 3 per cento il rapporto tra casi positivi e tamponi effettuati (eccezion fatta per quelli del 3 maggio, dato che però raggruppava i risultati di più giornate). Dal 30 aprile l'incremento giornaliero è stato infatti di 28 (3% dei test effettuati), 23 (2%), 21 (2%), 44 (8%), 29 (2%), 29 (3%) e, appunto, 31 (2,5%). 

Di nuovo c'è che oggi sia la provincia di Ancona sia quella di Fermo hanno tagliato il traguardo dei contagi zero. Tutto sotto controllo, dunque, con la speranza che la tendenza non venga modificata dalle riaperture.

Questa la distribuzione territoriale dei casi di positività: 2.630 a Pesaro e Urbino (26 in più di ieri), 1.822 ad Ancona (nessuno in più), 1.050 a Macerata (3 in più), 454 a Fermo (nessuno in più), 286 ad Ascoli Piceno (1 in più).

Coronavirus nelle Marche, il grafico di oggi
Coronavirus nelle Marche, il grafico di oggi

Bertolaso: "Ospedale Covid di Civitanova pronto domenica"

"Nelle Marche abbiamo messo il primo bullone due settimane fa e domenica prossima consegniamo la struttura al presidente Ceriscioli e al Comune". Lo ha detto ieri sera l'ex capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, in collegamento, da Civitanova Marche, con la trasmissione televisiva Porta a Porta. Nel corso del suo intervento ha illustrato il lavoro portato avanti per realizzare, dopo quello di Milano, un presidio temporaneo d'emergenza per fronteggiare l'emergenza Coronavirus anche nelle Marche. "Stiamo portando avanti una joint venture tra Regione Marche e Corpo italiano di soccorso dell'Ordine di Malta per realizzare questo secondo Covid hospital - dice Bertolaso -. Due iniziative concrete. Due ospedali dedicati a fronteggiare questa terribile epidemia seguendo tra l'altro le linee guida del Governo. Ricordiamo infatti che sia il premier che il ministro della Salute hanno ribadito l'esigenza di realizzare in ogni regione d'Italia un Covid hospital mirato esclusivamente alla gestione delle problematiche dei mesi a venire. Si parla molto della seconda fase ma è importante organizzarsi anche per una eventuale terza fase".

Bertolaso è sceso anche nel dettaglio delle tempistiche. "Il primo paziente a Milano è stato ricoverato dopo 17 giorni dal momento in cui abbiamo messo il primo bullone - continua Bertolaso -. Qui nelle Marche abbiamo messo il primo bullone due settimane fa e domenica prossima consegniamo la struttura al presidente Ceriscioli e al Comune di Civitanova. Verranno trasferiti in questo ospedale tutti quei casi che sono ancora in terapia intensiva nei vari ospedali delle Marche in modo da liberarli e farli tornare alla loro funzione originale. Questo ospedale sarà pienamente in funzione a 21 giorni dal primo bullone. Non è un ospedale da campo, mobile o temporaneo ma una struttura tecnologicamente all'avanguardia".

Saranno messi a disposizione del servizio sanitario regionale oltre 80 posti letto di terapia intensiva e semi intensiva. "Milano e Civitanova Marche sono delle astronavi straordinariamente sofisticate e quindi anche complicate da gestire per cui ci vogliono equipe assolutamente preparate - conclude Bertolaso -. Siamo al vertice tecnologico di una struttura ospedaliera: 42 letti di rianimazione e 42 letti di terapia intensiva non invasiva ma con ventilatori, monitor, respiratori, pressione negativa nei vari moduli quindi tutto quello che serve per avere una struttura altamente sofisticata permanente per fronteggiare questa emergenza. Ricordo che in Italia abbiamo aumentato i posti letti di terapia intensiva svuotando le sale operatorie di numerosi ospedali e anche di alcuni reparti limitando anche in modo eccessivo le attività quotidiane degli stessi ospedali". Nel corso della trasmissione è intervenuto anche il presidente della Società italiana di pneumologia, Luca Richeldi, che alla domanda se fosse corretto prevedere un ospedale dedicato per ogni regione, ha replicato sostenendo che "è assolutamente corretto".

Ecco le regole per partecipare alla Messa dal 18 maggio

Dal 18 maggio i fedeli cattolici potranno tornare ad andare a messa. Ripresa graduale delle celebrazioni con il popolo, accessi contingentati, mmascherine obbligatorie, distanze, distribuzione della comunione con guanti monouso, disinfezione degli ambienti, divieto di ingresso a chi ha una temperatura pari o superiore ai 37,5 gradi. 

I decessi di ieri

Scende, ma si mantiene sempre attorno alla stessa cifra ormai da giorni, il numero delle vittime nelle Marche: da 7 sono scese a 5, quattro delle quali residenti in provincia di Pesaro e Urbino e tutte decedute all’ospedale San Salvatore del capoluogo pesarese. La quinta vittima, una donna di 89 anni, è morta all’ospedale di Torrette e viveva ad Ancona. Il bilancio sale ancora e corre verso il drammatico traguardo delle mille vittime: ad oggi sono 948 (572 uomini e 376 donne, età media 80,4 anni). La provincia di Pesaro e Urbino ha superato quota 500 assestandosi a 502 morti con Coronavirus da inizio emergenza sanitaria. Ancona ne conta 209, Macerata 151, Fermo 65, Ascoli 13 e 8 da fuori regione. Importante il balzo fatto dal numero dei ricoverati negli ospedali, ben 34 (395), ma restano sempre 42 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, di cui un terzo, 14, all’ospedale regionale di Torrette. Infine il numero dei dimessi/guariti, salito di 5 casi a quota 2.242.