Discoteche chiuse per Covid, Bonaccini "Rischi maggiori"

Il presidente della Regione sullo stop all'attività delle sale da ballo deciso dal Governo: "Gestori e lavoratori saranno tutelati". Movida, mascherina obbligatoria anche all'aperto

Una discoteca, il Governo ha imposto lo stop all'attività delle sale da ballo (Ansa)

Una discoteca, il Governo ha imposto lo stop all'attività delle sale da ballo (Ansa)

Bologna, 16 agosto 2020 - Sale da ballo, discoteche e locali assimilati, all'aperto o al chiuso, fermano la loro attività. Lo prevede l'ordinanza firmata dal ministro della Salute, Roberto Speranza, al termine della riunione insieme ai colleghi Francesco Boccia e Stefano Patuanelli in videoconferenza con i governatori regionali dopo l'aumento dei contagi.

Il divieto scatta da domani e sino all'adozione di un successivo decreto del presidente del Consiglio dei Ministri e comunque non oltre il 7 settembre. Non sono ammesse deroghe regionali alla normativa.  Viene anche stabilita una nuova stretta sull'uso della mascherina: "è fatto obbligo dalle ore 18 alle ore 6 sull'intero territorio nazionale di usare protezioni delle vie respiratorie anche all'aperto, negli spazi di pertinenza dei luoghi e locali aperti al pubblico nonché negli spazi pubblici (piazze, slarghi, vie) ove per le caratteristiche fisiche sia più agevole il formarsi di assembramenti anche di natura spontanea e/o occasionale".

Il governo, secondo quanto si apprende, stanzierà dei fondi a sostegno delle attività interessate. "Giusto tenere alta l'attenzione contro il virus. Da qui la decisione del Governo di sospendere le attività di ballo in discoteche, sale da ballo e luoghi assimilati, che ci ha presentato nel pomeriggio. - commenta il Governatore dell'Emilia  Romagna, Stefano Bonaccini -. Le discoteche, i cui gestori nessuno vuole criminalizzare, sono luoghi dove i rischi sono maggiori per ragioni oggettive, dalle difficoltà di evitare assembramenti al mantenimento delle distanze"

"Come Regioni abbiamo chiesto al Governo che il provvedimento sia accompagnato da risorse certe per far fronte al danno economico conseguente - continua Bonaccini - Così come vi sia la tutela dei lavoratori, con gli ammortizzatori sociali necessari. Non possiamo permetterci di sottovalutare il rischio di un ritorno del contagio così come successo nei mesi scorsi e alle misure necessarie vanno accompagnati provvedinenti di sostegno delle imprese e dei lavoratori coinvolti". 

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Intanto domani si riunirà il direttivo nazionale del Silb, il Sindacato italiano dei locali da ballo, si discuterà dell'ipotesi di un ricorso di urgenza al Tar per il ripristino delle modalità di apertura dei locali. 

"La conferenza Stato-Regioni decreta la chiusura delle attività di intrattenimento. Prendiamo atto del provvedimento, basato su un aumento dei contagi. Non ci sentiamo responsabili. Le nostre attività hanno lavorato al pari di altri settori della società: la gente vive a contatto e spesso si assembra in ogni dove da due mesi a questa parte. In spiaggia, al bar, per strada, ovunque. Nonostante ciò tutte le attività restano aperte. La discoteca è un grandioso capro espiatori", commenta Maurizio Pasca, Presidente di Silb Fipe - Associazione Italiana Imprese di Intrattenimento da ballo e di spettacolo - commenta la decisione di chiudere i locali da ballo. 

La discoteca "è come sempre un grandioso capro espiatorio", sottolinea Pasca, "capro espiatorio di piaghe sociali come l'alcol, la droga, la violenza, che secondo le statistiche trovano sfogo al di fuori di essa e non dentro. E ora, capro espiatorio di un virus che ci risulta di carica virale bassissima. Secondo il titolare del reparto di microbiologia di Treviso, addirittura difficile da trovare".

"La discoteca è un luogo come altri - conclude - Gestita da imprenditori che fanno rispettare le regole. I comportamenti non sono imputabili al luogo, bensì agli esseri umani che li compiono. Dentro una discoteca così come altrove".