Epatite bambini in Emilia Romagna, sintomi prima del ricovero della bimba dimessa

Due i casi segnalati a Modena. Iughetti: "Presentava vomito, dolori addominali e febbre e un susseguente importante aumento di transaminasi con valori venti volte la norma”

Epatite bambini: due casi in Emilia Romagna finora

Epatite bambini: due casi in Emilia Romagna finora

Modena, 26 aprile 2022 - E’ fuori pericolo la bambina modenese ricoverata nei giorni scorsi per complicanze dovute alla epatite acuta. La piccola, 3 anni, oggi 26 aprile, viene dimessa dal reparto di pediatria come riferisce il direttore della Struttura Complessa di Pediatria Lorenzo Iughetti.

“Dimettiamo la bambina in buone condizioni di salute - dice il professore - essendo stato riscontrato un deciso miglioramento degli indici epatici, ossia i dati che permettono di sospettare una diagnosi di epatite. Ricoverata il 21 aprile scorso dopo che aveva manifestato i sintomi classici della patologia, ossia vomito, dolori addominali e febbre e un susseguente importante aumento di transaminasi con valori venti volte la norma”.

Oltre al miglioramento delle condizioni della piccola paziente il direttore di Pediatria tiene a raccomandare “calma” sulla situazione generale relativa a questo tipo di epatiti inusuali in pazienti in tenera età. Addirittura qualcuno, senza alcuna prova al momento, attribuisce le cause di questa patologia a vaccinazioni o all’uso di mascherina con supposto abbassamento di difese immunitarie.

“Bisogna capire la causa - prosegue il professore - perché normalmente l’epatite si autolimita, ma il vaccino non è tra esse nella nostra paziente poiché a quell’età non è stata vaccinata. In linea generale in alcuni casi si è giunti alla insufficienza epatica acuta con necessità di trapianto del fegato e bisognerà capire i motivi”.

Fino ad ora in Italia il ministero della Salute ha rilevato 11 casi di epatite acuta di natura non conosciuta in età pediatrica di cui due nel Modenese. “Le Ausl stanno monitorando attentamente la situazione, unitamente ai pediatri di libera scelta e ai medici di medicina generale”, ricorda la regione.

s.l.