Cura plasma Marche, "Nessun veto, sperimentazione al via tra due giorni"

Ceriscioli: "Si è confusa una richiesta di chiarimenti con una bocciatura"

Raccolta di plasma iperimmune al Coronavirus (ImagoE)

Raccolta di plasma iperimmune al Coronavirus (ImagoE)

Pesaro, 11 maggio 2020 - Nelle Marche, la cura sperimentale col plasma degli immuni non è partita ancora.  "Sulla questione plasma è stato montato un polverone dalla Lega, ma da parte nostra non c'è assolutamente nessun veto sulla sperimentazione". Ha detto senza mezzi termini il governatore delle Marche oggi durante la conferenza stampa sulle regole per la Fase 2. Luca Ceriscioli ha poi precisato che in sostanza "si è confusa una richiesta di chiarimenti con una bocciatura". Chiarimenti doverosi, e giunti in mattinata attraverso l'atteso verbale della commissione etica. "Quando avremo tutte le risposte ai nostri quesiti potremmo attivare la sperimentazione". In tempi rapidissimi, ovvero "entro un paio di giorni".

Il consigliere regionale Federico Talè, con delega alla sanità, ieri aveva detto: "Sono basito da questa impasse. Nessuno ne sa nulla. In pratica, il giudizio che sarebbe dovuto arrivare dal Comitato Etico al professor Andrea Giacometti, primario della Clinica di Malattie Infettive di Torrette, non è mai pervenuto". "Ora – aggiunge Talè -, se la notizia della sospensione corrispondesse a verità, si porrebbero due questioni.

Primo: com’è possibile che un Comitato Etico Scientifico si riunisca per deliberare un parere vincolante su una cura considerata potenzialmente risolutiva e che la decisione non venga comunicata al medico primario responsabile della sperimentazione? Secondo: qualora giunga realmente una richiesta di sospensione, com’è possibile che nelle altre regioni i comitati analoghi abbiano già deliberato il proprio parere positivo?"  

Talè incalza: "Non ho timore nell’affermare che sarebbe una insensata quanto spregiudicata presa di posizione in barba al diritto alla salute per tutti i pazienti marchigiani alle prese con il Coronovirus. Una sospensione che, di fatto, si prende del tempo sulla vita dei malati. Nelle altre regioni si è già proceduto o si sta procedendo celermente, considerato che il plasma resta iperimmune solo a ridosso della guarigione e che uno slittamento non può essere considerato come una pausa che non produce ripercussioni". "Mi chiedo dove sia l’etica in tutto questo" aveva concluso Federico Talè.

Bertolaso: "Sono guarito e immune: pronto a donare"

"Sono guarito dal Covid e ora sono immune: quindi donerò il plasma e lo farò a Pesaro". Lo ha detto Guido Bertolaso, a margine del sopralluogo al 'Covid Hospital' di Civitanova Marche, i cui lavori sono stati ultimati.