Addio Emer Borsari, imprenditore dal cuore d’oro

Nonantola: Emer si è spento a 64 anni, ha saputo trasformare l’azienda di famiglia in un impero

Folla ai funerali di Borsari

Folla ai funerali di Borsari

Nonantola (Modena), 3 maggio 2019 - Ieri pomeriggio tutta Nonantola si è raccolta alla chiesa della Pieve per le esequie di Emer Borsari, l’imprenditore delle «Casette», morto il 1° maggio a 64 anni, dopo una lunga malattia. Discendente da una delle 22 famiglie originarie della Partecipanza Agraria, figlio di Giuseppe (dal 1956 commerciante di fieno e paglia, poi di barbabietole e granaglie), dopo la morte del padre, aveva continuato l’attività, trasformandola in un vero impero: la Borsari Group.

L’azienda, giunta alla terza generazione, aveva coniugato tradizione ed innovazione diventando, negli ultimi anni, un player di riferimento nella commercializzazione, stoccaggio e logistica di materie prime per l’agricoltura e la zootecnia con importanti partnership commerciali con gruppi multinazionali.

Emer Borsari, come il padre, aveva messo sempre al primo posto la famiglia, oltre alla vicinanza della moglie Maria Rosa e delle nuore Cecilia e Francesca, era coadiuvato nella conduzione aziendale dai figli Luca e Francesco, cui ora passa il timone. Grazie alla sue capacità, Borsari era entrato nel consiglio di Amministrazione della Sanfelice 1893 Banca Popolare.

L’imprenditore sosteneva anche molte attività culturali e sportive del paese (tra cui la Pallamano Rapid Nonantola) oltre a quelle sociali e assistenziali come la locale Croce Blu, cui aveva donato due autolettighe, una in fase di allestimento. Condoglianze alla famiglia sono giunte dal vescovo di Carpi mons. Francesco Cavina, da quello di Modena Erio Castellucci e dal vescovo emerito di Forlì-Bertinoro (già parroco di Nonantola) mons. Lino Pizzi. Cordoglio alla famiglia è stato espresso inoltre dalla Direzione Generale dell’Azienda Ospedaliero - universitaria di Modena per la morte di un uomo che aveva sostenuto «con grande e sensibile generosità la campagna di raccolta fondi che ha portato, nel dicembre del 2018 alla realizzazione della Sala Operatoria Ibrida dell’Ospedale Civile di Baggiovara».