Nuovo Dpcm gennaio, altri divieti dal 16. Zona rossa, si cambia

Il governo introdurrà nuove strette su proposta di Iss, condivisa da Cts. Incontro con le Regioni lunedì, prima della scadenza del Dpcm del 15 gennaio

Roma, piazza Navona deserta (Ansa)

Roma, piazza Navona deserta (Ansa)

Roma, 9 gennaio 2021 - In arrivo una nuova stretta anti Covid. Il governo prevede di introdurla nel nuovo Dpcm che entrerà in vigore il 16 gennaio. Un nuovo parametro per decidere se una Regione deve finire in zona rossa sarebbe la novità. Infatti, dopo l'abbassamento della soglia dell'Rt per determinare il posizionamento nelle fasce, ora è il dato sull'incidenza a vedere stringere i parametri: se superasse i 250 casi ogni 100mila abitanti farebbe scattare la misura più restrittiva automaticamente..

Nuovo Dpcm: tensione sulla zona rossa

Zona rossa: le regioni a rischio dal 16 gennaio

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La proposta è stata avanzata dall'Istituto superiore di Sanità, ed condivisa dal Cts. Il governo, prima di metterla nero su bianco, dovrà confrontarsi con le Regioni all'inizio della prossima settimana, in vista della scadenza del Dpcm il 15 gennaio. 

Il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia ha convocato quindi per lunedì, alle 10.30, una riunione con Regioni, Anci e Upi: all'ordine del giorno le misure per il nuovo Dpcm. All'incontro parteciperà in video conferenza anche il ministro della Salute Roberto Speranza

Il nuovo parametro sulla valutazione dell'incidenza, e non solo l'indice Rt, per decidere la fascia di rischio di una Regione, è già stato usato nel caso del Veneto. 

Il nuovo criterio, che si aggiungerebbe agli altri, servirà a limitare la circolazione del virus in casi, ad esempio, come quello della regione del governatore Zaia, che nelle ultime settimane ha registrato una forte crescita dei casi ma, per le grandi capacità di resilienza sanitaria della regione, è rimasta sempre in zona gialla fino ieri, alla decisione di alzarla a livello arancione. 

Secondo il report dell'Iss, diffuso ieri, l'incidenza settimanale in Italia è pari a 166,02 casi per 100mila. E l'unica regione che sarebbe fuori soglia è proprio il Veneto, con i suoi 454,31 casi per 100mila, ma rischierebbero la zona rossa anche l'Emilia Romagna, con 242,44 positivi per 100mila, e la provincia di Bolzano con 231,36 infezioni ogni 100mila. 

Intanto da ieri Calabria, Emilia Romagna, Lombardia, Sicilia e Veneto sono tornate in zona arancione. In base ai dati del nuovo monitoraggio settimanale dell'Istituto Superiore di Sanità, con i numeri dell'indice di contagiosità Rt, le Regioni quindi si trovano di fronte è alla classificazione nelle tre fasce (gialla, arancione e rossa). 

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, annunciando su Fb la firma della  una nuova ordinanza sulle 5 regioni, ha affermato: "Dobbiamo tenere il massimo livello di attenzione perché il virus circola molto e l'indice del contagio è in crescita". L'ordinanza andrà in vigore a partire da domenica 10 gennaio fino a venerdì 15 gennaio, data in cui scadrà il Dpcm e veranno valutate eventuali proroghe o strette.

Zona arancione: i negozi aperti nel weekend

Ad ora in Italia non ci sono regioni in zona rossa e, a parte le 5 arancioni (Calabria, Emilia Romagna, Lombardia, Sicilia e Veneto), tutte le altre resteranno da lunedì in zona gialla (nel weekend tutta Italia è zona arancione). Ma la Sicilia, per scelta del presidente Nello Musumeci, è una zona arancione che tenderà al rosso. La Regione infatti ieri ha anticipato il governo nazionale emettendo una nuova ordinanza con misure restrittive maggiori, più da "zona rossa", di quelle previste dalla "zona arancione" dichiarata da Roma.