Omicron, l'esperto: "In autunno il vaccino adattato alle varianti"

Libanore (direttore Malattie Infettive): "Per mettere all’angolo il Covid serve la quarta dose. Il vaiolo della scimmia? Teniamo alta la guardia"

Ferrara, 19 giugno 2022 - Difficile dimenticare la data del 6 marzo 2020. L’incubo Covid varcava le porte della nostra provincia, veniva ricoverato nell’ospedale di Cona il primo sintomatico. Per il dottor Marco Libanore, direttore di Malattie Infettive, e la sua squadra sono stati due anni in prima linea.

Dottor Marco Libanore, direttore del reparto di malattie infettive
Dottor Marco Libanore, direttore del reparto di malattie infettive

Dopo un periodo con i numeri in picchiata la curva torna a salire sulla spinta dell’ennesima variante, l’omicron 5, chiamata anche la ’sudafricana’. Dobbiamo preoccuparci di nuovo?

"Mai abbassare la guardia, ma lo scenario è completamente mutato rispetto a quei giorni drammatici. In questo momento siamo alle prese ancora con la variante due, anche se abbiamo verificato che la cinque sta iniziando a circolare. La maggior parte dei pazienti del nostro reparto sono anziani affetti da altre patologie. Questa variante è molto contagiosa, ma non così grave. Anche se abbiamo alcuni pazienti che sono stati colpiti ai polmoni, si tratta di anziani non vaccinati"

Che fare?

"Il mio appello, visto che viene colpita una fascia molto fragile della popolazione, è quello di fare la quarta dose. Molto basse sono per il momento le percentuali di vaccinazione con la quarta dose. Non superiamo il 20%"

La speranza è ancora una volta il vaccino

"Sì, in questo momento serve un vaccino in grado di dare una risposta completa alle varianti che si manifestano ormai con continuità. E’ molto probabile che grazie alla ricerca scientifica si riesca in autunno ad avere un nuovo vaccino aggiornato per bloccare le varianti".

Bisognerà poi valutare con la comunità scientifica a quali fasce somministrarlo. Quanti pazienti avete?

"Parliamo di 18-20 casi nel nostro reparto, quasi altrettanti in pneumologia. Ripeto, sono soprattutto grandi anziani. Sarebbe necessario a questo punto aprire un reparto di geriatria Covid, struttura con medici e professionisti in grado di capire le esigenze degli anziani e con una forte preparazione nella lotta al virus"

Da un’emergenza all’altra, il vaiolo della scimmia?

"Appena diramata l’allerta dal Lazzaro Spallanzani di Roma ci siamo attivati. Tutte le persone che arrivano con sintomi sospetti al Pronto soccorso e che provengono dalle zone a rischio vengono mandate da noi"

Quali sono i sintomi?

"Febbre alta, mal di testa, le manifestazioni cutanee"

Ancora una volta in prima linea

"Dobbiamo stare in campana e vagliare bene i casi che arrivano da quei luoghi dell’Africa. Quando il Pronto soccorso ci chiama dobbiamo intervenire con prontezza ed efficacia. Come abbiamo imparato a fare nella lotta al Covid"

Ci dica qualcosa di positivo

"In genere questa variante tende ad esaurirsi da sola nell’arco di due o tre settimane. Inoltre la ’vecchia’ vaccinazione contro il vaiolo che facevamo da piccoli si rivela efficace per il vaiolo della scimmia che rappresenta una variante. Nel 1981 è però stata sospesa, sono protetti tutti quelli che hanno fino a 40 anni".