Saga Coffee Bologna, c'è l'accordo per il rilancio. Il 24 febbraio la firma

Dopo 100 giorni c'è l'intesa per la reindustrializzazione del sito produttivo e la salvaguardia dell’occupazione: almeno 137 lavoratori verranno riassorbiti. L’assessore Colla: "È il migliore accordo possibile". Bonaccini: "Un passo avanti molto positivo". Lepore: "Un esempio di collaborazione"

Oggi, 18 febbraio, l'incontro per gli accordi sull'ex Saga Coffee

Oggi, 18 febbraio, l'incontro per gli accordi sull'ex Saga Coffee

Bologna, 18 febbraio 2022 - È stato firmato oggi il preaccordo per la reindustrializzazione dello stabilimento ex Saga Coffee di Gaggio Montano, sull’Appenino bolognese. Dopo la crisi iniziata ai primi dello scorso novembre, il 24 febbraio si potrà siglare l’intesa vera e propria: una nuova pagina per il sito produttivo, con la nascita di una NewCo (nuova società) che rileverà azienda e forza lavoro. Questo grazie al piano industriale e agli investimenti di Tecnostamp Triulzi Group Srl e Minifaber Spa.

Almeno 137 i lavoratori che verranno riassorbiti e sono previste misure di protezione sociale. Domani ci saranno le assemblee al presidio, poi il voto delle lavoratrici e dei lavoratori. Al termine del tavolo di salvaguardia occupazionale, è stato siglato il protocollo di intesa che include i principali punti dell’accordo raggiunto tra le parti. L’intesa vera e propria verrà sottoscritta giovedì prossimo, dopo l’esito delle verifiche tecniche in via di completamento.

Colla: "Il migliore accordo possibile"

"Quello di oggi è il migliore accordo possibile. C’è la consapevolezza di aver fatto un buon lavoro, grazie alla grande responsabilità di tutte le parti coinvolte", ha commentato l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla, al termine della riunione sul futuro del sito con i vertici dei gruppi industriali Evoca, Tecnostamp Triulzi Group e Minifaber, i sindacati e i rappresentanti dei lavoratori, la Città Metropolitana di Bologna e il Comune di Gaggio Montano. "Va riconosciuto un piano industriale dalla forte qualità innovativa - ha continuato l’assessore -, ma anche la serietà e la responsabilità dei professionisti e delle organizzazioni sindacali, l’unità sindacale e l’unità dei lavoratori. Nel testo del protocolloabbiamo inserito una novità importante, e cioè che la Regione si impegna con i propri strumenti, legislativi e normativi, a sostenere gli investitori nel loro piano sia per la parte di ricerca e sviluppo, che per quelle delle applicazioni innovative e ambientali e per le esigenze di formazione della forza lavoro. Il risultato raggiunto oggi - ha concluso Colla - è merito delle lavoratrici e dei lavoratori che hanno reagito con dignità e fermezza in difesa del loro posto di lavoro. La Regione assicura il massimo impegno ad accompagnare anche quelle figure che non troveranno una soluzione occupazionale immediata".

Bonaccini: "Questa è l'Emilia Romagna"

"L'ipotesi di accordo sulla vertenza Saga Coffee raggiunta oggi è un passo avanti molto positivo. Conferma il nostro impegno per la tutela dell'occupazione e il rilancio del sito produttivo. La dignità delle lavoratrici e dei lavoratori viene prima di ogni cosa. Come Regione, siamo pronti a fare la nostra parte fino in fondo. Questa è l'Emilia-Romagna": così il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, in merito all'accordo nella vertenza dell'ex Saga Coffee di Gaggio Montano per il rilancio del sito produttivo e la salvaguardia dell'occupazione.

Il Sindaco Lepore: "Un bell'esempio di sana cooperazione"

"Oggi è stato firmato il protocollo d'intesa sul futuro della ex Saga Coffe di Gaggio Montano, che salva 137 posti di lavoro", ha dichiarato il Sindaco di Bologna, Matteo Lepore. "Un bell'esempio di sana collaborazione fra le nostre istituzioni e le forze sociali e imprenditoriali. Regione, Città Metropolitana e Comune di Gaggio Montano in questi mesi hanno avuto di fronte lavoratori e sindacati determinati e responsabili e imprenditori con un serio progetto industriale. In queste condizioni il valore aggiunto portato dalle istituzioni può esprimersi al meglio e questo ha condotto a una soluzione positiva di una vicenda che sembrava sin dall'inizio di difficile risoluzione". 

"Più volte sono stato a Gaggio Montano - ha continuato il Sindaco - al presidio delle lavoratrici e dei lavoratori: è soprattutto grazie alla loro forza e alla ferma dignità della loro protesta che oggi il nostro territorio segna una vittoria per tutti. Aspettiamo che si sciolgano gli ultimi nodi nel rapporto fra la precedente proprietà e la nuova, ma oggi possiamo essere ottimisti sul fatto che fra pochissimi giorni si potrà giungere all’accordo definitivo. Questo significa che c’è una speranza di rilancio per  il nostro Appennino, un obiettivo a cui dedicheremo il nostro impegno nei prossimi anni".

I sindacati: "Ci riteniamo soddisfatti"

"Ci riteniamo soddisfatti, anche per il piano sociale, che prevede per i lavoratori che non faranno parte del nuovo progetto industriale percorsi incentivati importanti", spiega Primo Sacchetti della Fiom di Bologna. L'accordo prevede incentivi all'esodo fino a 85mila euro lordi, una cifra tra le più alte mai riconosciute in regione, per i pensionandi fino al 90% della netta, accompagnamenti agli ammortizzatori sociali. "La mediazione della Regione è stata importante perchè ha consentito di portare da 125 a 137 i lavoratori che entreranno nella nuova società, con l'impegno, se entra Invitalia, di arrivare a 150. Il 4 novembre scorso era quasi impensabile che ciò potesse accadere", prosegue Sacchetti. "A Evoca, dopo il danno dell'annuncio della chiusura, va riconosciuto di averci accompagnato con gli ammortizzatori e con il piano sociale definito oggi. Ha restituito il maltolto", sottolinea il sindacalista. "Sono stati tre mesi molto intensi. L'ipotesi di accordo dà delle garanzie sul progetto, sulla salvaguardia dell'occupazione e sul mantenimento del sito produttivo a Gaggio Montano. Domani faremo le assemblee e poi il referendum, perché l'ultima parola spetta ai lavoratori", aggiunge il segretario della Fim-Cisl, Massimo Mazzeo. "Il 24 febbraio sarà siglato l'accordo commerciale tra Evoca, Tecnostamp Triulzi e Minifaber. Dopo ci saranno le condizione di poter togliere il presidio dopo quasi 100 giorni. È stato un percorso difficile: anche oggi abbiamo rischiato di sbandare all'ultima curva. Grazie all'intermediazione della Regione, siamo arrivati a questo risultato", conclude Mazzeo.