Treni regionali Emilia Romagna, per i pendolari 86 nuovi convogli

Arrivano da Trenitalia e Tper che si uniscono per creare una nuova azienda per il trasporto su ferro

Uno dei convogli ‘Pop’ ieri in stazione: sono di ultima generazione

Uno dei convogli ‘Pop’ ieri in stazione: sono di ultima generazione

Bologna, 1 ottobre 2019 - Il matrimonio s’ha da fare. Trenitalia e Tper si mettono insieme e danno vita alla nuova realtà che gestirà il trasporto pubblico su ferro (ma non solo) dell’intera Emilia-Romagna. Un’esperienza pilota in Italia che porterà in dote, entro aprile, anche 86 convogli nuovi di zecca. ospite di un convegno organizzato dalla Cisl sul futuro della mobilità regionale anche l’ad di Trenitalia, Orazio Iacono, oltre ai vertici del sindacato: il segretario regionale Filippo Pieri, il segretario nazionale Fit-Cisl, Salvatore Pellecchia e quello regionale Aldo Cosenza.

Dell’integrazione si parlava da anni, ma sembrava essersi persa tra ritardi e rinvii: l’ultima data, però, quella del 1° gennaio verrà rispettata. Manca ancora il nome: ‘Trenitalia-Tper’, ancora provvisorio, non brilla per fantasia e il tempo per trovarne uno più accattivante in fondo non manca. Di certo, l’azienda avrà un suo logo riconoscibile per gli utenti. La ‘newco‘ nasce dall’esperienza della gara indetta dalla Regione nel 2015, alla quale Trenitalia e Tper decisero di partecipare insieme, sotto forma di consorzio. Fino a oggi hanno garantito i rispettivi servizi sulle rispettive reti di competenza, e le due forze si uniranno per dare vita a un colosso dai numeri importantissimi: 930 treni di media in un giorno feriale e oltre 140mila passeggeri trasportati quotidianamente. Fiore all’occhiello saranno i convogli ‘Rock’ e ‘Pop‘ (foto)

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Comodi e di ultima generazione: in grado di accelerare e recuperare eventuali ritardi nonostante le molte fermate e dotati di un sistema di diagnostica in tempo reale contro guasti e avarie. I pendolari hanno già imparato a conoscerli, perché 24 mezzi sono già in circolazione, garantendo 109 collegamenti e accompagnando circa un quarto dei movimenti giornalieri. L’obiettivo è salire entro fine anno a 60 treni (il 70% del totale) e chiudere l’intera commessa, ovvero 86 nuovi treni, entro aprile 2020. Le tratte coperte saranno decise secondo le esigenze del committente, ovvero la Regione, ma un’idea ce la si può fare guardando l’attuale fotografia. 

I treni ‘rock’, ovvero quelli a due piani con una velocità massima di 160 chilometri orari e una capienza che può arrivare a 1.400 persone (di cui 700 a sedere), oggi garantiscono 44 collegamenti (andata e ritorno): 14 sulla tratta Bologna-Milano, 12 sulla Bologna-Parma, 10 sulla Bologna-Imola e 2 rispettivamente su Parma-Milano, Bologna-Rimini, Bologna-Ravenna-Rimini e Bologna-Ferrara. Più ampio il ventaglio dei ‘Pop‘ (velocità massima 160 chilometri orari, capienza fino a 530 persone, con 300 sedute) con 65 servizi: 11 sulla Bologna-San Benedetto Val di Sambro, 28 sulla Modena-Carpi, 10 sulla Bologna-Poggio Rusco, 6 sulla Bologna-Marzabotto, 5 sulla Imola-Rimini, 4 sulla Bologna-Imola e 1 sulla Bologna-Rimini