Vaccini, nelle Marche arriva il generale Figliuolo. Rebus AstraZeneca

Domani il commissario straordinario ad Ancona e Macerata: ecco il programma e gli orari della visita

Vaccini: il generale Figliuolo nelle Marche. Il rebus AstraZeneca

Vaccini: il generale Figliuolo nelle Marche. Il rebus AstraZeneca

Ancona, 7 aprile 2021 - Il Commissario straordinario per l’emergenza Covid19, generale Francesco Paolo Figliuolo, e il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, domani (giovedì 8 aprile) saranno nelle Marche. Potenziare la somministrazione dei vaccini, trovare altri punti nei quali procedere con le inoculazioni e rafforzare il tracciamento con un numero più consistenti di tamponi. Sono i punti cruciali di cui si tratterà e sui quali lavora la Regione che da ieri è tornata arancione e punta a poter allentare ulteriormente alcune restrizioni se i parametri lo consentiranno.

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Arriva il generale Figliuolo

Domani Figliuolo farà il punto della situazione nelle Marche insieme al governatore Francesco Acquaroli, all’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini e tutto lo staff attualmente al lavoro su questo fronte.

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Il programma della visita di Figliuolo e Curcio nelle Marche

Figliuolo e Curcio parteciperanno alle 10 all’inaugurazione del nuovo punto vaccinale di Piediripa di Macerata, in Via Teresa Noce. Successivamente, alle ore 11.15, visiteranno il punto vaccinale di Ancona allestito presso l’impianto sportivo Paolinelli di Via Schiavoni. Saranno accompagnati dal presidente della Regione, Francesco Acquaroli, e dall’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini. La stampa potrà seguire gli eventi nelle aree dedicate. Successivamente, la visita procederà a Palazzo Raffaello di Ancona, sede della Regione Marche, dove si terranno incontri con la Giunta regionale e i prefetti delle Marche.

Il nodo vaccini

E l’aspetto dei vaccini è cruciale. Fino a ieri mattina quelli somministrati in regione sono stati 301.083 rispetto a una dotazione complessiva di 380.410. Ad aver ricevuto almeno una dose sono stati 196.062, di questi poco più di 105mila hanno avuto anche la seconda dose mentre 96mila solo la prima dose. Uno scenario che negli ultimi giorni ha fatto registrare una frenata rispetto alle settimane precedenti tanto che la percentuale regionale è ora al 79,14% di somministrazioni rispetto alle dosi consegnate che ci pone sotto la media nazionale.

Saltamartini: "Dobbiamo correre"

"Dobbiamo assolutamente riprendere a correre – dice l’assessore Filippo Saltamartini – tornando ad almeno 8-10mila somministrazioni al giorno per poi avvicinarsi a quota 15mila che è il target ottimale. Per questo stiamo anche valutando, per la provincia di Ancona, di aprire un polo vaccinale a Osimo, nel palas, con l’aiuto dell’Inrca, che farà da riferimento per tutta la Valmusone e allo stesso tempo riuscirebbe ad alleggerire la situazione del capoluogo di regione".

AstraZeneca e i dubbi

 Ma i problemi non finiscono qui. Le paure per la sicurezza del vaccino AstraZeneca si fanno sentire tra le persone. "Purtroppo – dice Saltamartini – le notizie che vengono fuori creano preoccupazioni e ci sono persone che si rifiutano di prendere l’AstraZeneca. Abbiamo quindi un problema. Personalmente posso dire che io appartengo a quella fascia di età che riceverà quel vaccino e, appena mi chiameranno, sarò lì a fare la mia iniezione. Credo sia giusto affidarsi alla comunità scientifica che al momento non ha bloccato nessuna somministrazione di AstraZeneca".

Anche perchè la Regione, in questo momento, ha a disposizione qualcosa come 40mila dosi del vaccino inglese nei depositi mentre proprio ieri sono arrivare oltre 45mila dosi di Pfizer. In totale una buona dotazione che ha bisogno di essere al più presto somministrate per completare gli over 80, le persone fragili, i disabili, insomma tutte quelle categorie che hanno iniziato a ricevere il vaccino ma non hanno ancora completato l’intero percorso. Una mano dovrà arrivare anche dai medici di famiglia con le somministrazioni a quei cittadini impossibilitati a raggiungere i centri vaccinali.

Crollo dei tamponi per le feste pasquali

Altro punto dolente quello dei tamponi: durante le festività pasquali c’è stato un crollo del numero dei test per la ricerca dei nuovi positivi. Un lavoro di tracciamento fondamentale per il contenimento del Covid. Ieri poco più di 300 tamponi antigenici in tutta la regione che non rendono affatto il quadro della situazione se solo si pensa che la pressione sugli ospedali non accenna a diminuire visto il continuo afflusso di ammalati che non coincidono con i sintomatici riscontrati attraverso i tamponi. E anche in questo caso l’assessore Saltamartini vuole vederci chiaro: "Dobbiamo incrementare il numero dei test anche durante le festività, capisco lo stress al quale sono sottoposti i nostri sanitari, ma anche su questo fronte è necessario continuare a tracciare i positivi per limitare i danni". Saltamartini, sempre sul fronte della riduzione della pressione sugli ospedali ricorda come "si deve puntare anche sulle terapie con anticorpi monoclonali che la Regione ha adottato per prima in Italia e che stanno riscuotendo ottimi risultati".