ArchiveZona gialla, le regole: dai ristoranti alle mascherine al Green Pass: cosa si può fare

Zona gialla, le regole: dai ristoranti alle mascherine al Green Pass: cosa si può fare

Entro fine agosto molte regioni potrebbero tornare gialle. La guida a cosa si può (e non si può) fare. Incidenza e ricoveri: tutti i dati in Pdf

Green pass per i luoghi chiusi (Ansa)

Green pass per i luoghi chiusi (Ansa)

Roma, 31 luglio 2021 - Il presidente dell'Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro ieri (venerdì 30 luglio) nel commentare i dati del monitoraggio settimanale (qui i dati regione per regione di Rt, incidenza, ricoveri e terapie intensive) è stato molto netto: "Il colore dell'Italia comincia a scurirsi". Già e dal bianco rischia di virare in molte regioni verso il giallo entro la fine di agosto. Incrociando i dati di incidenza settimanale, tasso di ocupazione dei posti letto nei reparti Covid e nelle terapie intensive - e tenendo conto che la contagiosissima variante Delta è ormai al 95% -, Sardegna, Sicilia e Lazio sono le regioni attualmente più a rischio. Mai come oggi quindi è utile ricordare i nuovi criteri (qui il Pdf del Decreto Covid del 23 luglio) che determinano l'assegnazione delle regioni in zona bianca e gialla e soprattutto le restrizioni che torneranno ad entrare in vigore nelle regioni che dovessero passare in zona gialla.

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Sommario

I nuovi parametri

Zona bianca. Si entra nella fascia bianca quando una regione ha un'incidenza settimanale di casi ogni 100mila abitanti sotto i 50 per tre settimane consecutive. Qualora l'incidenza settimanale sia pari o superiore a 50 si resta in bianco se si verifica una di queste due condizioni: il tasso di occupazione dei posti letto nei reparti Covid è uguale o inferiore al 15%; il tasso di occupazione delle terapie intensive è pari o inferiore al 10%.

Zona gialla. Si entra in zona gialla quando l'incidenza è pari o superiore a 50 e inferiore a 150 casi. Qualora l'incidenza sia invece pari o superiore a 150 si resta in zona gialla se si verifica una di queste due situazioni: il tasso di occupazione del reparti Covid è uguale o inferiore al 30%; il tasso di occupazione delle terapie intensive è pari o inferiore al 20%.

Il monitoraggio del 30 luglio: il Pdf

Incidenza ricoveri: il Pdf

Zona gialla / Bar e ristoranti

Bar e ristoranti: al chiuso posso effettuare servizio al tavolo fino alle 18. All'aperto invece possono effettuare servizio al tavolo anche a cena. 

Coprifuoco

Dal 21 giugno scorso il coprifuoco è abolito anche nelle zone gialle. Quindi libertà di movimento.

Mascherine all'aperto

Se in zona bianca all'aperto le mascherine non sono più obbligatorie, salvo i casi di assembramento, in zona gialla invece tornano ad essere obbligatorie fatta eccezione per i bambini sotto i sei anni e chi ha una patologia incompatibile con l'uso della mascherina.

Alberghi

In zona gialla gli alberghi sono aperti. Per quanto riguarda i ristoranti interni agli hotel, possono continuare a servire i pasti anche a cena senza limiti di orari limitatamente ai clienti che alloggiano in hotel.

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Cinema e teatri

In zona gialla cinema e teatri sono aperti, ma col rispetto di stringenti limitazioni: solo posti a sedere prenotati in anticipo e distanza di almeno un metro. Limitata anche la capienza al 50% e comunque mai più di 1.000 spettaori al coperto e 2.500 all'aperto.

Discoteche

Le discoteche restano chiuse.

Green pass

Alcune attività al chiuso restano possibili, ma sarà necessario avere il Green pass (in caso di vaccinazione valido 15 giorni dopo la prima dose): ristoranti e bar al chiuso per il consumo al tavolo; eventi congressi e fiere; piscine, palestre e centri benessere; spettacoli; centri termali, parchi a tema; sale da gioco, scommesse e casinò; concorsi.

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Eventi sportivi

Per quanto riguarda gli eventi sportivi, "in zona gialla la capienza consentita non può essere superiore al 25 per cento di quella massima autorizzata e, comunque, il numero massimo di spettatori non può essere superiore a 2.500 per gli impianti all'aperto e a 1.000 per gli impianti al chiuso. Le attività devono svolgersi nel rispetto delle linee guida adottate dalla Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per lo sport, sentita la Federazione medico sportiva italiana, sulla base di criteri definiti dal Comitato tecnico-scientifico".

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