Il matrimonio, la morte, la multa beffa

di MASSIMO PANDOLFI - Doveva essere il giorno più bello, o comunque più importante della sua vita: è diventato un inferno. Una storia maledetta, fra Modena e Reggio Emilia, un matrimonio (purtroppo) maledetto. Michael, 24 anni, poche ore dopo il sì ha perso il suo migliore amico proprio alla festa di nozze. Il migliore amico che era anche suo testimone al matrimonio. Si chiamava Riccardo, aveva 18 anni, 'era un ragazzo d'oro, era come un fratello minore' continua a ripetere Michael che ormai ha finito le lacrime. Si stava scherzando, giocando, la comitiva si divertiva e ad un certo punto volevano tirare un gavettone a Riccardo. Che male c'è? Sono, erano ragazzi. Lui, Riccardo, per evitare il bagno è scappato in mezzo alla strada, dove è stato travolto da un furgone. Morto. C'è poco da aggiungere. Ma ieri,  quando è  arrivata la notizia che gli sposi sono stati  multati (400 euro) perché non hanno rispettato le norme anti Covid, beh, dentro di noi si è scatenato un piccolo-grande moto di ribellione. Perché di fronte a una tragedia dalle proporzioni così colossali, di fronte a uno sposo e a una sposa che hanno visto trasformarsi in un  baleno il giorno più bello della loro vita nel più brutto e di fronte a questi due poveri ragazzi, le altre due vittime dei misteri della vita, che ora piangendo avrebbero probabilmente voglia di bruciare tutti i video e le foto di quella dannata festa, vorremmo porre una domanda alla burocrazia. Burocrazia che poi è fatta  fatta di uomini in carne e ossa, mica marziani: ma era era proprio così necessario, indispensabile, improcrastinabile, straziare ancora di più  Michael e sua moglie?