ANDREA BONZI
Editoriale

Quei limiti che oggi nessuno rispetta

Ci voleva l’ok all’ammissibilità del referendum consultivo per riportare alla ribalta la Città 30. Già, perché il provvedimento, varato concretamente (cioè con la possibilità di multare) poco più di quattro mesi fa, dopo essere stato al centro del dibattito per settimane, con migliaia di messaggi di preoccupazione dei cittadini, scontri accesi tra favorevoli e contrari, braccio di ferro tra amministrazione e governo centrale, sembrava essere finito in secondo piano

Ci voleva l’ok all’ammissibilità del referendum consultivo per riportare alla ribalta la Città 30. Già, perché il provvedimento, varato concretamente (cioè con la possibilità di multare) poco più di quattro mesi fa, dopo essere stato al centro del dibattito per settimane, con migliaia di messaggi di preoccupazione dei cittadini, scontri accesi tra favorevoli e contrari, braccio di ferro tra amministrazione e governo centrale, sembrava essere finito in secondo piano.

Del resto, basta girare un po’ per le strade della città per accorgersi che nessuno, ormai, suona al guidatore che rispetta i limiti, semplicemente perché quasi nessuno, traffico permettendo, li rispetta più.

Diciamo che la ’rivoluzione culturale’ sventolata durante il varo del provvedimento si è concretizzata in una deterrenza che probabilmente fa, sì, rallentare, ma di sicuro non ai trenta all’ora. Soprattutto di notte, le abitudini di guida in città (anche quelle più indisciplinate) non sono certo cambiate. E le pattuglie pronte a multare non sono più pervenute.

Eppure, il provvedimento è saldamente in vigore, l’udienza per il ricorso al Tar - dopo il ritiro della richiesta di sospensiva dei ricorrenti, con il ministero che appoggia la richiesta di due tassisti – è fissata per il 23 ottobre, e al momento tutto sembra congelato, nonostante il Mit sia stato molto chiaro sulla volontà di rivedere il provvedimento. In attesa della raccolta firme per il quesito referendario lanciato da FdI, il vero spauracchio di chi, al volante, ha il piede pesante, saranno piuttosto i nuovi autovelox (multe oltre i 50 chilometri, ben inteso) in via d’attivazione: in viale Togliatti e viale Sabena, in particolare, il risultato potrebbe essere una messe di sanzioni. Allora sì, che si tornerà a parlare di limiti di velocità.