
Lo spoglio delle elezioni comunali 2024. A Rovigo sono state contestate 600 schede
Venezia, 12 giugno 2024 – Sedici città venete al ballottaggio, il duello finale è solo rimandato. È stata una tornata elettorale spinosa per molti Comuni, dove le divisioni interne dei partiti hanno giocato una parte importante. Tutti eletti i sindaci delle Dolomiti, Belluno è l’unica provincia senza ballottaggio.
Dopo uno spoglio a tratti complicato – come nel caso delle 600 schede contestate a Roovigo, che hanno costretto la prefettura al riconteggio dei voti – lunedì sera sono stati eletti al primo turno 293 sindaci veneti. Tra le vittorie lampo, anche qualche città sopra i 15mila abitanti e i tre Comuni di nuova formazione all’esordio elettorale. Tutti gli altri torneranno alle urne domenica 23 e lunedì 24 giugno.
Tra i casi più sofferti, lo strappo di Monselice: centrodestra diviso tra la sindaca uscente leghista Giorgia Bedin e Luca Callegaro, sostenuto da FdI e Forza Italia. Con un divario di soli 34 voti, il risultato sarà una vera scommessa. Andrà al ballottaggio anche Rovigo, unico capoluogo di provincia alla prova delle urne: Valeria Cittadin ha visto sfumare la vittoria al primo turno davvero per un soffio.
Tre sindaci della storia
Sono tutti uomini i primi tre sindaci della storia di Santa Caterina d'Este (Padova), Setteville (Belluno) e Sovizzo (Vicenza), cittadine di piccole dimensioni andate per la prima volta alle urne. È stata comunque una sfida tutta al maschile, nessuna donna tra i sei candidati in campo.
Con un risultato bulgaro dell’80,25%, Tiberio Businaro è il primo sindaco eletto della padovana Santa Caterina d'Este, vincendo di netto sullo sfidante Claudio Paluan, che ha guadagnato solo il 19,75% con 253 voti su 1.390 votanti (64,14% l’affluenza).
Il bellunese Bruno Zanolla è il primo cittadino di Setteville, eletto con il 56,72%. Non ce l’ha fatta lo sfidante Antonio Mondin, che si è fermato al 43,28%. Sovizzo sarà amministrato dal vicentino Matteo Forlin (56,06), lo sconfitto è Luciano Nostrali (43.94).
La sfida più difficile
La scissione nel centrodestra non è una novità per il Veneto, così come la corsa in solitaria e controcorrente della Lega. È già successo nelle ultime tornate elettorali ed è accaduto a Monselice, in provincia di Padova, dove nel weekend si è giocata una gara tutta di misura. Perfino l’escluso dal ballottaggio ha perso per pochi punti.
Due candidati del centrodestra e una manciata di voti a dividerli: la sindaca uscente Giorgia Bedin (34,99) ha conquistato solo 34 voti in più sullo sfidante Luca Callegaro (34,63). Ma la leghista non si arrende: “Giorgia Bedin batte Giorgia Meloni”, ha detto esultante la candidata, forte della sua ‘Lista Giorgia Bedin Sindaco’, primo partito di Monselice con il 17,13%. A pesare sulle possibile alleanze (se ci saranno) sarà Gianno Scanferla, sostenuto dal Pd ed escluso per pochissimo dal ballottaggio (30,38%).
Tutti i Comuni al ballottaggio
PADOVA
Tre i casi di ballottaggio in provincia di Padova. Oltre a Monselice, saranno chiamati nuovamente alle urne gli abitanti di Rubano e Selvazzano Dentro. Con la sindaca Sabrina Doni non più ricandidabile per avere finito anche il secondo mandato, a Rubano è in testa la civica Chiara Buson (47,72) sull’avversario Luigi Salvatore Sposato (39,28), candidato di un centrodestra al gran completo con la triade di governo FdI, Lega e Forza Italia.
A Selvazzano Dentro, mentre i tre punti dividono il centrodestra di Mariano Fuschi (35,01) e il centrosinistra di Claudio Piron (32,53).
ROVIGO
È Rovigo l’unica città che andrà al ballottaggio nel Polesine, gli altri 31 Comuni erano tutti sotto i 15mila abitanti e hanno chiuso la partita la primo turno. Partita ancora aperta per Valeria Cittadin, in netto vantaggio sull’avversario Edoardo Grafeo.
La candidata del centrodestra conta sulla forza del suo 49,10%, mentre l’ex sindaco del centrosinistra – eletto nel 2019 col Pd e poi subito sfiduciato, tanto da commissariare la città per tre anni – è dietro con il 28,09%. Saranno determinanti i voti dei Dem, il dilemma sarà su chi convogliare i 2mila voti di Franco Tosini, quasi tutti presi dal Pd. Prevarranno le vecchie ruggini con Grafeo, che infatti si è ricandidato con i Cinque Stelle, o le affinità di area avranno la meglio? La risposta alle urne.
TREVISO
È Vittorio Veneto l’unico Comune trevigiano che va al ballottaggio. In testa c’è Mirella Balliana del centrosinistra con il 41,23%, subito dietro la coalizione azzurra di Gianluca Posocco che ha raccolto il 32,60%. Ma l’ago della bilancia saranno i 2.873 di Giovanni Braido, sostenuto da un pezzo importante del centrodestra: Fratelli d’Italia e Lega, che insieme pesano il 14%. Affluenza ai minimi storici, di poco sotto il 50%.
VENEZIA
Quattro i duelli per l’area metropolitana di Venezia. Vanno al ballottaggio tutti i Comuni sopra i 15mila abitanti: Noale, Portogruaro, Scorzè e Spinea.
A Noale si affrontano il centrodestra di Stefano Sorino (36,38) con la civica Alessandra Dini (26,73). A Portogruaro sfida da manuale tra la coalizione di Giorgia Meloni, con il candidato Luigi Toffolo (39.81) e i Dem di Elly Schlein rappresentati da Antonio Bertoncello (31,66).
Secondo turno anche a Scorzè: qui il duello è tra il leader del centrodestra Giovan Battista Mestriner (46,48) e la sindaca uscente Nais Marcon (31,58%) che, dopo aver avuto l’appoggio di una parte della Lega, non ha ottenuto il simbolo e ha ripiegato sulle liste civiche.
Il Comune di Spinea tornerà alle urne per scegliere tra Franco Bevilacqua (centrosinistra), in vantaggio con il 49,91% su Claudio Tessari, dietro col 30%.
VERONA
A San Bonifacio il leghista Fulvio Soave (23,79) è riuscito ad accaparrarsi un posto al ballottaggio con Antonio Verona (28,95), assessore uscente della giunta Provoli, per una sessantina di voti di vantaggio sulla coalizione di Forza Italia e FdI, che si ferma al primo turno. Ma gli esclusi possono ancora sperare in un apparentamento in vista del secondo turno.
Situazioni simili anche a Legnano e Pescantina, dove la spaccatura del centrodestra ha pesato di molto sul risultato. A Legnano il civico Andrea Cesaro (37) dovrà fare i conti con una possibile reunion tra l’avversario Paolo Longhi (34,22) e la Lega, esclusa con il 28%. Mentre a Pescantina il duello sarà tutto interno al centrodestra: in vantaggio Aldo Vanghi (42,83) sul leghista Davide Pedrotti (23,65).
VICENZA
Con 75 Comuni al voto, il Vicentino è stato il territorio con il numero record di seggi aperti. Solo quattro delle sei città sopra i 15mila abitanti vanno al ballottaggio e sono Bassano del Grappa, Montecchio Maggiore, Schio e Valdagno.
Ancora dieci giorni di campagna elettorale per Bassano del Grappa, dove si contendono il ruolo da sindaco Roberto Campagnolo, candidato di centrosinistra (28,4%) e Nicola Finco con il suo 25%, conquistato con i simboli di Lega e Forza Italia. Sfuma il secondo mandato per la sindaca uscente Elena Pavan, esclusa nonostante il sostegno del partito di Giorgia Meloni.
A Montecchio Maggiore è ballottaggio tra Milena Cecchetto (34,11) e Silvio Parise (28,23). Torna ai seggi anche Schio – sei punti di vantaggio per Cristina Marigo (46,02) su Cristiano Eberle (40,74), escluso il candidato di Fdi, Alex Cioni – e Valdagno, qui la partita è ancora aperta tra Alessandro Burtini del centrodestra (38,51) e Maurizio Zordan (23,65), con la grande esclusione del Pd.