Giornate Fai in Emilia Romagna 2024: date e luoghi da visitare

In arrivo le aperture straordinarie di Fondo ambiente per conoscere le perle nascoste della regione: ecco quando e dove andare

Foto Fai: Borgo di Montecuccolo a Modena, Istituto d'arte per il mosaico a Ravenna, Palazzo Bevilacqua di Crevalcore (Bologna)

Foto Fai: Borgo di Montecuccolo a Modena, Istituto d'arte per il mosaico a Ravenna, Palazzo Bevilacqua di Crevalcore (Bologna)

Bologna, 13 marzo 2024 - Pronto a scoprire i luoghi nascosti in Emilia Romagna tra arte, storia e natura? Tornano le aperture straordinarie di Fondo Ambiente con le attesissime Giornate di primavera Fai 2024, un evento eccezionale dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico d’Italia. Chiese, castelli medievali, ville storiche, giardini segreti, sentieri immersi nella natura: ecco quando quando e alcuni luoghi da non perdere quest’anno.

Giornate Fai di primavera: le date del 2024

Quest’anno si terranno sabato 23 e domenica 24 marzo 2024. Durante queste giornate, 750 luoghi speciali in 400 città saranno aperti al pubblico a contributo libero. Un’occasione speciale per conoscere meglio il proprio territorio e i tesori culturali e naturalistici nascosti.

Tornano le aperture straordinarie di Fondo Ambiente un evento eccezionale dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico d’Italia

Le aperture straordinarie in Emilia Romagna

Ecco alcuni luoghi interessanti da visitare in Emilia-Romagna, provincia per provincia.

BOLOGNA

Sulle tracce dei Lambertini

Un percorso nel centro di Bologna rivela la storia dei Lambertini, famiglia illustre legata alla città dal XII secolo. Palazzo Lambertini Taruffi, commissionato nel 1570 da Cesare Lambertini, ora ospita il liceo classico Marco Minghetti. Il palazzo presenta elementi rinascimentali, un magnifico loggiato e uno scalone settecentesco. La torre Lambertini, eretta tra il 1120 e il 1142, si trova in piazza Re Enzo ed è legata alla storia di Bologna, essendo il luogo della battaglia di Fossalta del 1249, dove fu catturato Re Enzo.

Torre campanaria di San Pietro

La torre campanaria della Cattedrale di San Pietro, nel centro di Bologna, testimonia secoli di storia felsinea. Costruita principalmente tra il 1184 e il 1426, inglobando una precedente struttura del X secolo, essa rappresenta un punto di riferimento iconico della città. Oltre a svolgere la funzione di supporto per le campane della cattedrale, conserva alcune delle più antiche della città, tra cui "la nonna" del 1594. Il suono di queste campane, suonate con il metodo del "doppio bolognese", continua a caratterizzare la vita cittadina ancora oggi.

Casamento a Medelana di Marzabotto

Medelana, località sopraelevata di Marzabotto, ha da sempre attratto viandanti e escursionisti per la sua storia e il suggestivo panorama sulla vallata del Reno. Il borghetto del sedicesimo secolo, chiamato "Casamento", appartenuto ai Nobili Rossi fino al 1953, ospita la Chiesa della Beata Vergine di Lourdes, con origini nel XIV secolo, e il Castello noto come "Villa Ada", costruito agli inizi del Novecento dall'Ingegnere Mercatelli. Nonostante alcuni tentativi di restauro nel 2000, il complesso versa ora in uno stato di forte abbandono, nonostante sia stato protagonista di alcune scene del film "Gita Scolastica" di Pupi Avati. La visita consiste in una breve passeggiata, tuttavia trovandosi su sentieri non asfaltati si consigliano calzature sportive!

Palazzo Bevilacqua a Crevalcore

Si trova tra Bologna e Ferrara, in una zona rurale circondata da campi e zone umide. Appartenuto ai marchesi Bevilacqua, fu poi utilizzato dai discendenti Ariosti e successivamente divenne parte di un'azienda agricola. Il complesso comprende il palazzo padronale, le scuderie, una chiesetta e altri edifici, con accesso attraverso una cancellata in ferro. Costruito probabilmente tra il XV e XVI secolo, il palazzo presenta una facciata semplice e un interno decorato con affreschi e travi lignee. Dopo il terremoto del 2012, è stato oggetto di un intervento di restauro per preservarne l'aspetto originale.

FERRARA

Alla foce del Po di Volano

A Volano, nel Parco del Delta del Po dell'Emilia Romagna, si apre un percorso storico-naturalistico che esplora le bellezze ambientali e architettoniche della zona. Tra le attrazioni ci sono il Po di Volano, la sacca di Goro e l'Abbazia di Pomposa. La Torre della Finanza, risalente al XVII-XVIII secolo, rappresenta un antico avamposto difensivo lungo la costa ferrarese e oggi è aperta al pubblico dopo un recente restauro. La sua storia riflette l'evoluzione del territorio del Delta del Po nel corso dei secoli, mentre il percorso include una passeggiata tra i Canneti della Peschiera di Volano con vista sul Taglio della Falce. Abiti e scarpe comode consigliate!

Palazzo Arcivescovile

Il Palazzo Arcivescovile di Ferrara, situato nel cuore della città, rappresenta un punto strategico tra la Cattedrale di San Giorgio Martire e il Palazzo Ducale. Costruito nel XII secolo, l'edificio ha subito diverse trasformazioni nel corso dei secoli, assumendo l'attuale forma nel XVIII secolo su progetto dell'architetto Tommaso Mattei. La facciata presenta un andamento orizzontale e un portale centrale che richiama lo stile tardobarocco romano. All'interno, lo scalone monumentale è considerato uno degli esempi più significativi dell'architettura della città estense.

Quartiere Carmine di Comacchio

Comacchio, il centro storico più antico del Delta del Po, conserva la sua identità lagunare con canali e ponti che lo attraversano. Il percorso "Alla scoperta del quartiere del Carmine" rivela luoghi rappresentativi della vita economica e religiosa, con edifici principalmente del XVII secolo, come la Loggia del Grano del 1621 e la Chiesa di Sant'Antonio del Suffragio del 1644. La chiesa della Madonna del Carmine, costruita all'inizio del XVII secolo, è notevole per la sua semplicità e ospita un'icona lignea del XVII secolo con l'immagine della Madonna con il Bambino.

MODENA

Aedes Muratoriana

Il complesso Aedes Muratoriana a Modena è stata la dimora di Ludovico Antonio Muratori, padre della storiografia italiana. Attualmente ospita la Deputazione di Storia Patria e il Museo Muratoriano. Il restauro del 2015 ha portato alla luce importanti scoperte, tra cui un affresco medievale e un calco della Tabula alimentaria di Veleia, oggetto di studi di Muratori.

Borgo di Montecuccolo

Montecuccolo, frazione di Pavullo nel cuore dell'Appennino modenese, si sviluppa attorno al celebre castello dei Montecuccoli. Il borgo conserva la struttura originaria medievale, con case disposte a formare una quarta cerchia muraria intorno al castello. La piazza centrale è dominata dalla chiesa quattrocentesca e da edifici storici legati alla famiglia Montecuccoli e ad altre famiglie locali. Montecuccolo è stato un feudo dei Montecuccoli fino all'epoca napoleonica, mantenendo intatta la sua atmosfera rurale montana. 

REGGIO EMILIA

Biblioteca Maldotti a Guastalla

La biblioteca di Guastalla, situata nella ex chiesa di San Luigi dal 1857, ha origini legate al lascito del sacerdote Marcantonio Maldotti nel 1791. Il suo patrimonio comprende incunaboli, cinquecentine e un archivio storico di pregio. L'itinerario dedicato alla storia della biblioteca permette di scoprire le sue origini e il progressivo arricchimento delle raccolte, rendendola un punto di riferimento culturale nel territorio guastallese. Le Giornate Fai rappresentano una ghiotta occasione per ammirarne i tesori qui custoditi.

Quadreria Maldotti

Palazzo Ducale è il principale polo museale di Guastalla, ospitando la quadreria Maldotti e mostre temporanee. Originariamente residenza dei conti Torello nel XVI secolo, divenne sede ducale con i Gonzaga nel 1621. Rimase un centro di potere anche dopo la fine della dinastia, finché nel 1896 fu privatizzato da Flavio Mossina. La sua storia architettonica riflette una serie di trasformazioni nel corso dei secoli, dall'originaria residenza rinascimentale alle modifiche ottocentesche e alla sua trasformazione in sede aziendale nel XX secolo. La mostra presenta circa 50 dipinti antichi dalla collezione della Biblioteca Maldotti, con un percorso che segue il formarsi della collezione nel tempo anziché una semplice organizzazione cronologica o per movimenti artistici. Questa scelta sottolinea il legame della raccolta con il territorio e il collezionismo nell'area guastallese, con opere di artisti come Procaccini, Ferrari, Franceschini, Bazzani, Gualdi, Hayez e di Nittis.

PIACENZA

Antichi sentieri a Bobbio

L'itinerario parte dal centro di Bobbio, attraversando la Val Trebbia lungo la via degli Abati e il sentiero dei Celti e Liguri. Con un percorso in salita nella prima metà e uno in discesa nella seconda, si segue il corso del torrente Dorbida, passando per antichi villaggi come Rocche, Sarmase e Pegni. Lungo il tragitto si possono ammirare architetture rurali in sasso e resti di antiche celle monastiche. L'escursione, di circa 8 km, offre una panoramica storica e naturalistica della valle ed è adatta a tutti in buone condizioni fisiche.

PARMA

Antica Farmacia di San Filippo Neri

L'Antica Farmacia di San Filippo Neri, situata in palazzo San Tiburzio a Parma, è stata fondamentale nel sistema di assistenza della Congregazione della Carità, fornendo medicinali gratuiti ai poveri e curando le epidemie di colera. Conserva ancora gli arredi originali e i registri della Congregazione. Oggi fa parte dell'Azienda servizi alla persona del Comune di Parma, mantenendo viva la tradizione di solidarietà e assistenza.

RIMINI

Grand Hotel di Riccione

Riccione, divenuta una rinomata meta turistica balneare, ha avviato la sua trasformazione da borgo rurale a partire dalla seconda metà dell'Ottocento. Il Grand Hotel, eretto nel 1929 su terreni che un tempo ospitavano un ospizio marino, rappresenta un'icona dello sviluppo turistico della città. Progettato dall'architetto Rutilio Ceccolini in stile classico, l'hotel offre lussuose sistemazioni e servizi di alta qualità, con interni riccamente decorati e una maestosa facciata abbellita da colonne e logge. La sua storia affascinante viene raccontata durante visite guidate che esplorano anche il passato turistico di Riccione.

RAVENNA

Chiesa di San Francesco di Paola a Lugo

La chiesa di Santa Maria, poi intitolata a San Francesco di Paola nel XVIII secolo, è un edificio neogotico del 1890 costruito sul sito di una precedente struttura del '300. Conserva opere significative, tra cui il Compianto sul Cristo Morto, un gruppo in terracotta policroma del XV secolo, e la Madonna della Cintura, legata alla storia degli abitanti di una frazione costretti a rifugiarsi a Lugo nel 1264. Il Compianto presenta un'elevata espressività e naturalismo nelle figure, mentre la Madonna della Cintura è associata a un episodio miracoloso e storico della regione. Da non perdere!

Istituto d’arte per il mosaico

L'Istituto d'Arte per il Mosaico Gino Severini, fondato nel 1959 ma con radici che risalgono al 1926, si trova in un edificio storico a Ravenna. Originariamente ospitava il Bargello, la polizia della città, e oggi si affaccia su una via ricca di storia, intitolata a Pietro Alighieri, figlio di Dante. La scuola, promossa da importanti figure come Giuseppe Zampiga e Giovanni Guerrini, offre un'istruzione specializzata nella tecnica e nel restauro del mosaico, contribuendo alla rinascita di questa arte nell'area di Ravenna.

FORLì CESENA

Casa Serra

Renato Serra (1884-1915), intellettuale e direttore della Biblioteca Malatestiana, contribuisce al dibattito culturale del primo Novecento con saggi su riviste come "La Voce". Il suo rapporto epistolare con Benedetto Croce e il suo lavoro critico riflettono un atteggiamento critico verso la guerra e un'affermazione del diritto a fare letteratura. Morirà sul fronte nel 1915, ma la sua casa natale a Cesena è ora una Casa Museo che conserva i suoi cimeli, documenti e opere d'arte, offrendo uno sguardo sulla sua vita e il suo pensiero.

Ponte consolare romano sul Rubicone

Il ponte di Savignano sul Rubicone, costruito da Augusto e completato da Tiberio, rappresenta un vanto della città. Realizzato con pietra proveniente da Aurisina, adotta la tecnica dell'"opus quadratum" senza legante ma con grappe metalliche. Nel corso dei secoli ha subito modifiche, inclusa l'aggiunta di parapetti in laterizio e un restauro nel 2005 che ha riportato la pietra alla sua tonalità originaria.

Questi sono solo alcuni dei luoghi straordinari che potrai visitare durante le Giornate FAI di Primavera. Puoi consultare tutte le aperture straordinarie da qui.