Aset, il Pd si spacca (ancora) sulle nomine nel cda

Bocciato il nome di Bacchiocchi proposto dalla corrente minoritaria. Mentre i sindaci dei Comuni soci abbandonano l’assemblea

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di Anna Marchetti

Il Pd si spacca sull’ingresso di Alberto Bacchiocchi (ex segretario) nel cda di Aset, mentre i sindaci soci minoritari, ieri pomeriggio, hanno abbandonato l’assemblea subito dopo l’approvazione del bilancio consuntivo: non hanno trovato l’accordo sul nome del loro esponente nel cda dell’azienda, se ne riparlerà nella seduta di venerdì 22 luglio.

Il sindaco Massimo Seri invece potrà comunicare i nominativi del Comune di Fano anche nei prossimi giorni, senza aspettare il 22: si parla della conferma del presidente Paolo Reginelli e del vice Vincenzo Galasso e dei nuovi ingressi di Grazia Mosciatti (su indicazione del Pd) e Mattia De Benedittis (in rappresentanza delle liste del sindaco e a discapito di ’In Comune’). Insomma, grande fibrillazione intorno ad Aset e al nuovo cda anche in vista della gestione della vicenda biodigestore.

La divisione del Pd, già manifestata nei mesi scorsi, si è consumata proprio sui candidati al cda di Aset. I consiglieri comunali che fanno riferimento a Futuro Democratico, l’area minoritaria del Partito, (Enrico Nicolelli, Enrico Fumante e Federico Perini) hanno annunciano "la sospensione dal gruppo consiliare Pd", sollecitando alla segretaria provinciale "un confronto politico urgente". "Nell’attesa – spiega Nicolelli – noi saremo tre consiglieri indipendenti che voteranno in maniera autonoma e non risponderanno alle indicazioni del Pd".

Nessuna intenzione di abbandonare il Partito democratico. "Non ci pensiamo proprio – chiarisce Nicolelli –: se qualcuno se ne deve andare sono il segretario Della Dora e la capogruppo Giacomoni, totalmente inadeguati a quei ruoli". A fare esplodere la lite la scelta dei rappresentanti del Pd in Aset: nel direttivo di domenica l’avrebbe spuntata il tandem Vincenzo Galasso-Grazia Mosciatti (proposto dall’area maggioritaria del partito) contro Alberto Bacchiocchi-Monia Porfiri suggerito da Futuro Democratico. "Per volontà dell’attuale maggioranza – lamenta Fd – non si riesce mai ad arrivare a scelte condivise, si pongono veti sulle persone invece che costruire assieme alternative. Non può essere che chi ha vinto il congresso comandi e decida su tutto e chi ha perso sia destinato a soccombere, a tacere e a sottostare gerarchicamente". Della Dora e Giacomoni raccontano una storia differente e la "volontà di riconfermare il vicepresidente Vincenzo Galasso e la consigliera uscente Monia Porfiri. Intenzione rigettata dalla minoranza, che ha invitato Porfiri a farsi da parte ritirando la propria disponibilità per far posto all’ex segretario del Pd fanese Alberto Bacchiocchi".