La mamma di Anastasiia in chiesa Ora aspetta di abbracciare il nipote

Ieri la signora Elena con la figlia Daria si è unita in preghiera al San Giovanni Bosco con la comunità ucraina. Assistenti sociali in campo per organizzare l’incontro con il bambino senza turbare la sua serenità

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Rabbia e dolore, ieri al Santuario di San Giovanni Bosco, dove la comunità ucraina ha deciso di riunirsi a pregare per Anastasiia ma soprattutto per il suo bambino, per la sua mamma Elena e per la sorella Daria. C’erano anche loro, ieri, nel santuario di via IV novembre, composte nel dolore, dure in volto, ma che hanno trovato il conforto delle connazionali, quasi tutte donne che lavorano nel territorio come assistenti agli anziani, e ogni sabato pomeriggio si ritrovano nel Santuario per la messa con padre Volodymyr Medvid. E c’erano anche il sindaco Massimo Seri e l’assessore alle Pari Opportunità Sara Cucchiarini, che il sacerdote ha ringraziato per la loro presenza in chiesa, quale segno di rispetto verso la ragazza uccisa e di solidarietà per il loro Paese in guerra. Il Comune ha offerto la propria disponibilità per la raccolta di piumoni e coperte pesanti, come richiesto da padre Volodymyr, da inviare in Ucraina per affrontare l’inverso.

Accanto a mamma Elena e alla figlia minore Daria, ieri in chiesa c’era anche una cugina che le ha accompagnate in Italia. Non ha invece potuto lasciare l’Ucraina in guerra, il padre di Anastasiia. Le tre donne sono arrivate nella mattinata di venerdì dopo un viaggio estenuante in pullman dalla città di Uzhorod, al confine con Slovacchia e Ungheria. Distrutta da dolore, mamma Elena ha comunque accolto, ieri pomeriggio, al termine della messa, le parole di conforto del sindaco e dell’assessore Cucchiarini, che in questi giorni si è impegnata per la loro accoglienza: un privato ha messo a disposizione delle tre donne una abitazione in centro storico. Non è ancora certa la loro partecipazione alla fiaccolata di oggi pomeriggio, promossa dall’Amministrazione comunale, per ricordare la giovane Anastasiia. Si parte alle 17.30 dal Pincio per raggiungere piazza XX Settembre. I partecipanti sono invitati a portare le candele i cui resti saranno consegnati all’associazione "Uniti per l’Ucraina" che li userà per assemblare nuove candele da spedire nel Paese privo di energia elettrica. La mamma di Anastasiia sembra desideri partecipare alla fiaccolata ma vuole anche mantenere la privacy.

Tra l’altro la donna non avrebbe ancora visto il nipote, in affido temporaneo. La prossima settimana ci sarà un incontro della donna e degli altri familiari di Anastasiia con i Servizi sociali del Comune (dirigenza, assistenti sociali e psicologi) per preparare l’incontro con il bambino ed evitare che l’impatto emotivo per lui sia troppo forte. Intanto i carabinieri hanno diffuso un video che documenta alcune fasi della fuga dell’ex marito di Anastasiia, Moustafa Alashrj, 42 anni, di nazionalità ucraina ed egiziana, poco prima dell’arresto a Bologna per l’omicidio della moglie. Dalle immagini dei vari sistemi di sorveglianza si vede l’uomo, alla guida di un furgoncino rosso, che entra nel parcheggio di un supermercato cittadino, per poi allontanarsi a piedi, raggiungere la stazione ferroviaria e salire a bordo di un treno diretto a Bologna, dove è stato bloccato.