ANTONELLA MARCHIONNI
Cronaca

Picchiato e derubato dalla gang, scatta l’arresto per tre aggressori

Due ragazzi bengalesi sono stati accerchiati da un gruppo di magrebini giovedì scorso al Pincio. Uno è riuscito a scappare, l’altro è stato atterrato e rapinato. Tutto nato da un complimento di troppo

L’azione coordinata di Polizia e carabinieri ha permesso di chiudere il cerchio

L’azione coordinata di Polizia e carabinieri ha permesso di chiudere il cerchio

Fano, 28 gennaio 2025 – Accerchiato, picchiato e derubato per aver fatto apprezzamenti non graditi alla ragazza dell’altro. Ma polizia e carabinieri fanno scattare subito le manette per i tre aggressori, di 23, 21 e 19 anni di origine tunisina e già noti alle forze dell’ordine. E’ quanto avvenuto giovedì scorso nei pressi del Pincio, in centro storico. Due ragazzi bengalesi sono stati fermati e accerchiati da un gruppo di 5 giovani di origine magrebina. Sembra che, all’origine del diverbio, ci sia stata una parola di troppo nei confronti della fidanzata di uno dei 5 che in quel momento non era presente. I due del Bangladesh sono stati spintonati e minacciati e sarebbe spuntato fuori anche un coltello.

Uno dei due è riuscito a divincolarsi e fuggire a piedi mentre l’altro non ha potuto sottrarsi alla presa ed è stato sbattuto a terra, picchiato e derubato del portafogli da cui sono stati prelevati 70 euro. Il gruppo degli aggressori si è poi dileguato, fuggendo per le vie del centro. E’ stata la stessa vittima, ferita, a chiamare il 112 e a mettersi in contatto con il commissariato di polizia di Fano. Gli agenti hanno immediatamente attivato il piano coordinato di sicurezza. Polizia e carabinieri, infatti, hanno agito insieme concentrandosi nel centro storico alla ricerca dei responsabili. Il giovane aggredito è stato il primo a fornire a poliziotti e militari elementi utili per risalire all’identità di alcuni componenti del "branco". Quei particolari sono stati incrociati con altre informazioni, tra cui la conoscenza del territorio dei poliziotti e dei militari e dei frequentatori di origine magrebina del centro storico e anche i dati estrapolati dal sistema di videosorveglianza cittadino.

E infatti poco dopo tre dei sospettati sono stati rintracciati malgrado il loro tentativo di sparpagliarsi per sfuggire ai controlli. Uno dei tre è stato fermato in piazza Avveduti mentre, probabilmente, voleva allontanarsi verso il mare. Altri due sono stati bloccati al Pincio. "La sinergia operativa tra le due forze di polizia – si legge in una nota -, supportate dalla polizia locale per il monitoraggio del sistema di videosorveglianza, ha consentito di intervenire con rapidità ed efficacia individuando e fermando gli autori di un grave episodio". I tre sono stati sottoposti a fermo per rapina aggravata. Addosso a uno di loro sono stati trovati i 70 euro sottratti, secondo l’accusa, alla vittima. Ieri l’udienza di convalida: il gip ha disposto la misura cautelare in carcere. "È stato contestato l’uso del coltello, ma l’arma non si è trovata – sottolinea l’avvocato Maria Teresa Roseo, legale dei tre -. E i soldi sono i proventi del lavoro di uno dei miei assistiti". Sui tre ricadono i sospetti degli inquirenti anche per episodi simili avvenuti di recente in centro storico.