SOLIDEA VITALI ROSATI
Cronaca

Soppresso il Frecciargento per Roma: "Ora andare nella capitale è un lusso"

La crociata della prof Matacena. "Prezzi proibitivi o viaggi della speranza: pronta a raccogliere le firme"

Matacena in stazione a Pesaro, mostra la simulazione per l’acquisto di un biglietto

Matacena in stazione a Pesaro, mostra la simulazione per l’acquisto di un biglietto

Pesaro, 8 maggio 2024 – Dal 3 maggio è stato soppresso il treno diretto, delle 7,16, Pesaro-Roma. Risultato? "Andare a Roma, in treno da Pesaro, ha ora prezzi proibitivi: sono pronta a fare la raccolta di firme". Francesca Matacena, prof al Conservatorio Rossini, non scherza. "Se prendi il Frecciarossa alle 6,41 per girare gli uffici romani dalle 10,49, il biglietto costa 97 euro. E non scende sotto i 79 euro in altri orari. Con il ritorno in giornata, per esempio dalle 18, il conto totale di poco sfiora i 195 euro. Scherziamo? Dal tre maggio i prezzi sono praticamente triplicati: il treno dei pendolari per Roma è diventato un lusso".

Quali alternative? "Il regionale delle 6.40 costa sì 30,10 euro ma comporta due cambi e 6 ore di viaggio. Volendo rientrare a casa per le 22, almeno, il Frecciarossa di ritorno da Roma Termini parte da 97 euro, mentre il regionale delle 18,31 a Pesaro arriva a mezzanotte e mezza con tre cambi e sei ore di viaggio. E comunque tra andata e ritorno si parla di 127 euro contro la trentina di euro di aprile con il Frecciargento che era non solo economico per chi va a Roma per lavoro, ma anche diretto (senza cambi). Ritengo che non sia accettabile una penalizzazione del genere per raggiungere la capitale d’Italia. Quelle che ho citato sono reali opzioni? Credo di no. Ecco perché vorrei raccogliere le firme per spronare Trenitalia ad individuare soluzioni accessibili a tutti".

Matacena ha scoperto la novità nel modo più complicato: "La settimana scorsa era attesa in città la presidente del comitato ministeriale della musica – spiega Matacena –. La funzionaria del Miur era membro della giuria del Cimp, il concorso internazionale musicale Città di Pesaro. Quando è stato il momento di prenotarle il treno andata e ritorno da Roma, mi si è gelato l’entusiasmo. Non per le tariffe, quanto per il fatto che il frecciargento 8851, diretto, era stato soppresso e al suo posto ogni treno prevede da due a tre cambi. La funzionaria ha difficoltà a muoversi e quindi stava per rinunciare: personalmente sono andata a prenderla a Bologna. E’ giusto questa corsa ad ostacoli per raggiungere Roma dalla seconda città delle Marche, capoluogo di provincia?".

Matacena ha cercato anche veicoli alternativi. Trattandosi di una corsa nazionale Adriabus non può offrirla "mentre vettori privati su gomma – osserva Matacena – come Flixbus, lo fanno, ma con la partenza in orario notturno che non è conciliabile per gran parte delle esigenze di chi si muove per lavoro, in giornata". La prof spulciando i comunicati di Trenitalia, ha capito l’antefatto: "In pratica sul sito non faceva comprare il biglietto per il frecciargento e dando solo opzioni con cambi come già spiegato – spiega la professoressa –. In pratica stanno facendo dei lavori sull’arco appenninico di ampliamento della linea. Per questo per un mese il frecciargento Pesaro-Roma è stato soppresso. Oltre a sperare che di un mese, veramente si tratti, vorrei chiedere a Trenitalia di organizzare un servizio, veramente, alternativo".