
Ladri alla discarica, rubati 70mila euro di rame, sul posto i carabinieri
Fermo, 19 gennaio 2025 – Hanno atteso il momento propizio e, incappucciati, si sono introdotti negli impianti della discarica di Fermo con un’auto rubata, hanno reciso i cavi in rame con attrezzi prelevati sul posto e sono fuggiti con la refurtiva. Colpo grosso quello messo a segno ieri notte da una banda, composta almeno da sei elementi, che ha trafugato rame per un valore che si aggira intorno ai 70.000 euro.
I ladri sono entrati in azione con il favore dell’oscurità e sapevano perfettamente come muoversi. Conoscevano persino il luogo dove sono custoditi gli attrezzi utilizzati per troncare i grossi cavi di rame dell’impianto. “Purtroppo – spiega il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro – è stato un risveglio con una brutta sorpresa. Diversi malviventi sono entrati negli impianti della nostra discarica ed hanno tranciato cavi ovunque per recuperare materiale. Aimé hanno reso inservibili alcuni impianti per giorni e solo la bravura del nostro personale ha permesso in poche ore di poter fare ripartire qualche tecnologia. Nei prossimi dieci giorni potranno esserci disagi per funzionamento limitato, specie nel trattamento del rifiuto organico. Non posso che ringraziare tutto il personale che ha affrontato e che sta affrontando questa dura emergenza come ho potuto vedere con i miei occhi durante un sopralluogo. Mi auguro che questi delinquenti vengano rintracciati”.
Ad accorgersi per primi del furto, sono stati proprio i dipendenti della discarica comunale che, ieri mattina, si sono recati al lavoro e si sono trovati di fronte all’amara sorpresa: impianti fuori uso, attrezzi e cavi di rame scomparsi. Sul posto sono immediatamente intervenuti i carabinieri di Fermo, che hanno avviato le indagini per dare un nome e un volto ai componenti della banda. Gli investigatori dell’Arma hanno acquisito anche le immagini del sistema di video sorveglianza, in cui si vedono sei uomini incappucciati in azione, ma non è escluso che possano essere stati anche di più. I ladri hanno agito servendosi di un’auto rubata, che è stata rinvenuta dai carabinieri a qualche chilometro di distanza. Quasi certamente, nel luogo in cui hanno abbandonato la vettura, c’era un mezzo “pulito” sul quale hanno caricato la refurtiva e perfezionato la fuga. Si indaga principalmente sul mondo delle bande specializzate nei furti di rame. Non è escluso che possa esserci stato un basista a fornire le informazioni logistiche ai malviventi.