Fermo, muore cadendo da un albero, dona gli organi e salva tre vite

Elio Vallesi, ex carpentiere, non ce l’ha fatta e la famiglia ha autorizzato l'espianto, eseguito da una equipe di Ancona all’ospedale di San Benedetto

Operazione

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Porto San Giorgio (Fermo), 17 marzo 2018 - Nell'ospedale di San Benedetto nella notte fra giovedì e venerdì c’è stato un nuovo prelievo multi organo a seguito del decesso di un settantenne di Porto San Giorgio che aveva subito traumi devastanti cadendo da un albero. La vittima dell’infortunio, Elio Vallesi, risiedeva con la famiglia nel quartiere di Santa Vittoria, dov’è accaduta la disgrazia. L’uomo era un ex carpentiere in pensione e anche conosciuto nel mondo dell’edilizia e non solo. Nei giorni scorsi stava potando un albero nella campagna non distante dalla sua abitazione, quando ha perso l’equilibrio ed è precipitato al suolo da un’altezza di circa tre metri. 

Soccorso e trasportato all’ospedale ‘Murri’ di Fermo i sanitari, dopo gli accertamenti diagnostici, considerata la gravità del caso, hanno deciso di trasferirlo nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di San Benedetto, poiché nel reparto di emergenza del nosocomio fermano non c’erano più posti disponibili. Le condizioni del pensionato erano disperate e nulla hanno potuto fare i medici del nosocomio sambenedettese per strapparlo al terribile destino. I familiari della vittima, con grande slancio di altruismo e solidarietà, hanno accolto l’invito alla donazione degli organi e subito è scattato il protocollo. A San Benedetto è arrivata l’equipe chirurgica del Centro Trapianti di Ancona che ha eseguito l’intervento di prelievo, tutta l’attività è stata coordinata dal referente per il Nit (North Italy Transplant) di Milano, che destina gli organi ai pazienti compatibili e in lista d’attesa. 

Quasi tutti i reparti e gli uffici del nosocomio sambenedettese, che in materia vanta un’esperienza ventennale, con i primi prelievi di organi che risalgono agli anni ’90 , sono stati coinvolti nel complesso meccanismo che ha visto impegnato anche il reparto di Anatomia Patologica dell’ospedale Mazzoni di Ascoli e il Crt delle Marche. L’equipe chirurgica giunta dal blocco operatorio e trapianti dell’ospedale di Torrette, ha prelevato il fegato, che è stato impiantato a un paziente nel nosocomio dorico e i due reni che sono andati all’ospedale di Treviso.