Ex cinema e piano del porto E’ una corsa contro il tempo

L’amministrazione vuole dare l’imprimatur ai due progetti entro la fine del mandato: sull’Excelsior non sarà facile riuscirci, mentre sull’altro c’è ottimismo

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Riuscirà l’Amministrazione in scadenza a mettere il proprio imprimatur sui due progetti di assoluta importanza e dal grande valore strategico, la cui elaborazione l’ha tenuta impegnata per l’intero quinquennio? Ci riferiamo al piano del porto, relativo sia all’area demaniale ad esso interna che alle superfici comunali esterne, e al progetto di recupero dell’ex cinema Excelsior. Il piano del porto è stato varato dal Consiglio lo scorso mese di dicembre con l’astensione dei consiglieri di minoranza, il progetto dell’ex cinema approvato lo scorso 4 aprile con il voto contrario dell’opposizione. Trattandosi di provvedimenti, che comportano variazione al piano regolatore, la procedura prevede che, una volta passati in Consiglio, debbano essere posti in pubblicazione per eventuali osservazione per poi essere varati in via definitiva. Per il piano del porto la procedura si completerà la settimana prossima per cui l’Amministrazione Loira ne potrà ascrivere a proprio totale merito la realizzazione. Non altrettanto avverrà per il recupero dell’ex cinema, la cui procedura di definizione è molto più lunga e complessa, di conseguenza dovrà metterci le mani la nuova amministrazione, la quale potrebbe variare il progetto se non addirittura bocciarlo. In quest’ultimo caso sarebbe una vera disgrazia per Porto San Giorgio costretta a subire chissà per quanto tempo ancora la presenza in pieno centro urbano di quell’edificio così degradato qual è l’Excelsior: “Intanto – spiega il dirigente comunale del settore tecnico, architetto Sauro Censi - dobbiamo pubblicare sui giornali la data e la durata di pubblicazione del progetto, che sarà di 60 giorni. E’ una variante diversa dal piano porto. Mentre per quella del porto le osservazioni vanno in Giunta, e ci andranno la settimana prossima, quelle dell’ex cinema vengono esaminate dal Consiglio che risponde a queste osservazioni e le manda in provincia. La provincia ha 120 giorni per esprimersi, poi torna per la terza volta in Consiglio per l’approvazione. Questa è la legge urbanistica regionale che prevede tre passaggi per le varianti non semplificate”. Riguardo alla considerazione se la prossima amministrazione possa o meno mandare all’aria il progetto di recupero dell’ex cinema l’architetto Censi afferma: “Si, potrebbe. Oppure proporre elle osservazioni che dopo il prossimo consiglio comunale dovrà analizzare e dare risposta. Quindi è una cosa che va condivisa fra questa amministrazione e la prossima che può modificare il piano o mandarlo all’aria”.

Silvio Sebastiani