Fermana in acque agitate. Si torna a parlare di cessione

La vendita appare imprescindibile per mantenere in vita la società . Sempre più difficile trovare acquirenti, a partire dallo stesso Di Matteo .

Fermana in acque agitate. Si torna a parlare di cessione

Fermana in acque agitate. Si torna a parlare di cessione

A Fermo si torna a parlare di cessione del club. In estate la società era stata chiara: la Fermana non sarà ceduta. Con tanto di parere rafforzativo dell’allora consulente finanziario Carlo Nori. Da quella conferenza di presentazione di luglio, non si hanno più sue notizie se non che con il club di Viale Trento non ha più a che fare. Poi con l’acquisizione del 100% delle quote da parte della famiglia Simoni, l’obiettivo è cambiato, riportando la cessione del club al centro. La mossa era stata fatta per far parlare eventuali acquirenti con un solo organismo, rendendo più semplici le trattative rispetto ai colloqui con le decine di soci che governavano prima la Fermana. In estate diversi erano stati cacciati in malo modo, alcuni con un giusto giudizio visti i precedenti. "Il club va ceduto solo a persone affidabili", come giusto che sia. Però ora trovare imprenditori affidabili disposti a rilevare la Fermana appare come l’impresa più ardua del secolo. Già sembra un problema solo attrarre sponsor, tant’è che sulla maglia gialloblù al centro non compare nessuna azienda. Figuriamoci gente che può comprare una società con 2,5 milioni di euro di debiti (vediamo come si sviluppa la pratica per la ristrutturazione del debito, ndr) e all’ultimo posto in Serie C a -5 punti dai playout.

Situazione difficile, tant’è che il nome che al momento appare più concreto, ma comunque molto difficile, è quello di Nicola Di Matteo. Alle spalle esperienze con Mantova, Imolese e Grosseto, l’imprenditore edile ai più è noto per quelle frasi a dir poco spiacevoli sulla mafia: "La Camorra è una scelta di vita". Proprio per questa affermazione era stato subito fatto fuori dal Teramo a suo tempo. In estate era disposto a rilevare il 60% delle quote del club e per diverse settimane le e-mail tra il suo intermediario e l’allora dg Tubaldi erano state frequenti. L’offerta ufficiale era stata fatta, ma il dirigente gialloblù aveva interrotto di colpo tutte le conversazioni chiarendo poi in un comunicato che il club non sarebbe stato ceduto. Non poche le proteste da parte di Di Matteo che comunque è andato avanti per la sua strada. Negli ultimi giorni però, i contatti con l’imprenditore sono stati ristabiliti. Certo, non su basi solidissime visto il trattamento estivo e la situazione finanziaria e sportiva peggiorata. Questa volta però, dall’altra parte del pctelefono non c’è più Tubaldi, ma Massimiliano Tintinelli. Il consigliere indipendente del CdA della Fermana è quello che più sta operando sul fronte sponsor e soprattutto investitori. Ma per quanto riguarda Di Matteo, la cosa appare molto improbabile e difficilmente si arriverà a un accordo. In ogni caso, ormai la cessione del club appare imprescindibile per mantenere in vita la Fermana. Ma più il tempo passa e più la situazione si fa spinosa.

Filippo Rocchi