Il ‘Quaderno dei pensieri gentili’ L’omaggio a medici e infermieri

I bambini della don Dino Mancini, guidati insegnanti Catia Ciccoli, Silvia Concetti e Daniela Virgili, hanno raccontato i difficili mesi del Covid con testi e disegni. L’Area Vasta ha voluto farne un libro

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I bambini al tempo del Covid hanno vissuto in mascherina, hanno avuto paura, hanno visto la mamma infermiera coi segni sul viso. Qualcuno ha dovuto fare i conti con un lutto enorme, sono diventati grandi troppo presto e hanno addosso ancora qualche cicatrice. Per questo le insegnanti Catia Ciccoli, Silvia Concetti e Daniela Virgili hanno pensato ad un modo per guidare quei piccoli ad elaborare un vissuto difficile da capire, si stava in seconda elementare, sezione A e B della don Dino Mancini, dopo molti mesi di chiusura. Ci hanno lavorato, a lungo e con il cuore, hanno fatto esprimere i bambini con le parole e con i disegni, hanno poi raccolto tutto il materiale e lo hanno inviato all’Area vasta 4, perché quei pensieri gentili potessero accarezzare medici e operatori sanitari. Quel lavoro oggi è diventato un piccolo libro, voluto dal subcommissario Roberto Grinta proprio per riconoscere il valore di pensieri tanto dolci. I bambini hanno due anni in più ma si ricordano bene di quel tempo, ieri sono stati ricevuto nell’aula magna dell’Istituto comprensivo Betti di Fermo per la presentazione del ‘Quaderno dei pensieri gentili’, parole per dire del suono dell’ambulanza che faceva paura, dei medici che salvavano vite, di farmacisti e infermieri in prima linea, di abbracci che avrebbero voluto dare a tuti i malati. Spiega la maestra Catia: "Quando siamo rientrati dopo il lockdown abbiamo scritto all’allora direttore Livini mandando i nostri pensieri e attestati di stima per tutti quelli che stavano lavorando per tenerci al sicuro. Il pensiero più grande era per chi non ce l’ha fatta, con la preoccupazione di tutti i sentimenti che i nostri piccoli si sono trovati ad affrontare. Non è stato un lavoro facile ma i bambini ci hanno messo davvero tutto il loro cuore, la giornata di oggi vale per noi come un abbraccio grande che speriamo accompagni a lungo i nostri ragazzi". Alla mattinata è intervenuta una nutrita rappresentanza di primari, medici ed operatori sanitari dell’Area vasta 4.

Presente in rappresentanza del comune di Fermo l’assessore alla pubblica istruzione Mirco Giampieri. Grinta ha sottolineato: "Ho ritenuto che il lavoro di questi bambini meritasse di essere valorizzato, alle nuove generazioni affidiamo il nostro futuro ed è importante che i più piccoli crescano credendo nel valore della scienza, dello studio e confidino nel lavoro della nostra sanità. I pensieri raccolti dimostrano la profonda sensibilità dei bambini nell’affrontare un periodo difficile ed imprevedibile. La loro fiducia è motivo d’orgoglio per tutti noi".

La dirigente dell’Istituto Betti, Anna Maria Isidori, ha evidenziato come "nei momenti più gravi siamo portati ad avvicinarci, a fare comunità, abbiamo bisogno di aggrapparci a figure rassicuranti". Gli alunni della don Dino Mancini hanno anche mostrato un grande disegno realizzato su uno striscione, proponendo all’azienda sanitaria di farne un murales per decorare le pareti del reparto di pediatria nel futuro ospedale di Fermo. Si è consegnato un attestato di ringraziamento al subcommissario Grinta ed alla direttrice sanitaria del Murri Elisa Draghi, in rappresentanza di tutto il personale medico dell’ospedale di Fermo, a Giuseppe Ciarrocchi per l’area della prevenzione e delle vaccinazioni ed a Laura Mariani per le professioni sanitarie. La musica ha completato un giorno del tutto speciale, con il Duo Saudade, del Conservatorio Pergolesi di Fermo, composto da Marica Lucarini al flauto e Giordano Moriconi alla chitarra.

Angelica Malvatani