L’allarme di Treggiari: "Quello di Pian di Contro non è un vero ospedale"

Per il bene della sanità montana, tutti i cittadini e forze politiche del territorio devono chiedere alla Regione di attivare un ospedale con tutti i servizi necessari per Amandola e l’area dei Sibillini. E’ questo il pensiero dell’ex sindaco Riccardo Treggiari. "Sono trascorsi sei anni da quando ci hanno privato dell’ospedale – commenta Treggiari -. Avevamo ragione quando ci opponevamo allo spostamento dei servizi ospedalieri montani a Fermo. Ma la promessa di un nuovo ospedale ha fatto cadere i timori. Se avessimo destinato i 13 milioni provenienti dai fondi della ricostruzione al vecchio Vittorio Emanuele II, avremmo riattivato i servizi in tempi brevi. Quello che stanno realizzando a Pian di Contro non è un vero ospedale lo dicono i numeri che trapelano dal nuovo Piano sanitario. Malgrado Amandola sia l’unico sito montano che rientra nella ‘zona disagiata’, si ritroverà ad avere poco più di un cronicario. Amandola sarà dotata di 73 posti letto: 40 di Rsa; 10 di lungodegenza e 5 di covid; dedicati agli acuti solamente 18 posti di cui 10 per Medicina e 8 di day surgery, cioè una chirurgia ultraleggera. I numeri snocciolati rivelano l’assenza di un Pronto soccorso".