Lapidi in onore dei militari Pavia e Cocciaretto

Cerimonia commemorativa per gli Internati militari italiani nei lager nazisti a Padova. Deposte lapidi in memoria dei prigionieri senza diritti, con onori militari e benedizione delle tombe.

Lapidi in onore  dei militari Pavia e Cocciaretto

Cerimonia commemorativa per gli Internati militari italiani nei lager nazisti a Padova. Deposte lapidi in memoria dei prigionieri senza diritti, con onori militari e benedizione delle tombe.

Sono state deposte anche le piccole lapidi in memoria del fante fermano Umberto Cocciaretto e quella del carabiniere reale Pietro Pavia, padre del maresciallo fermano Francesco, accanto a quelle di altri valorosi che resteranno per sempre ad imperituro ricordo del coraggio, della forza e della gloria. Ha avuto luogo, presso il Tempio nazionale dell’internato ignoto a Padova, la Cerimonia dell’81esimo anniversario dell’internamento in memoria degli ex Imi, Internati militari italiani, deportati nei lager nazisti. Ovvero le centinaia di migliaia di soldati dell’esercito italiano fatti prigionieri da quello tedesco dopo l’8 settembre 1943 ed inviati nei campi di internamento nel territorio del Terzo Reich. Questi uomini non furono dei prigionieri di guerra. Per loro Hitler coniò un’altra definizione: Internati militari italiani. E come tali, essi, vennero privati anche della tutela della Croce Rossa internazionale. Divennero tutti "prigionieri senza diritti", subendo la deportazione, la prigionia, la morte. Tanti di loro furono destinati al lavoro coatto, la privazione della libertà ed i patimenti cui furono esposti nel lungo periodo della loro detenzione nei lager. La solennità della cerimonia è stata suggellata dalla deposizione di una corona d’alloro alla tomba dell’internato ignoto posta all’ingresso del Tempio e dalla resa degli onori a cura un picchetto in armi del Comando forze operative nord. In chiusura, il rettore del tempio, don Fabio Artusi (nella foto) ha benedetto le piccole lapidi, riportanti i nominativi degli ex internati militari, pronunciati solennemente i nomi e cognomi degli eroi della resistenza, che hanno risuonato nel piazzale mentre i rispettivi parenti si alzavano in piedi a testimoniare, con la loro presenza, il tributo alla Patria e il dolore delle proprie famiglie.

f.c.