Porte e finestre sbarrate anti bivacchi

In via Don Minzoni uno stabile fatiscente era diventato ritrovo di abusivi: il Comune mette le assi di legno

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Seppure la soluzione può apparire drastica, tamponare gli ingressi dell’abitazione di via don Minzoni (abbandonata da tempo, fatiscente e sotto sequestro da parte del Tribunale di Fermo) con pannelli di legno difficili da rimuovere è sembrato l’unico provvedimento efficace in Comune per cercare di evitare il continuo verificarsi di indebite intrusioni che preoccupavano i residenti della zona e non solo.

Oltre ai piccioni che hanno riempito di guano maleodorante l’interno della casa, la facilità di aprire le porte con una spallata favoriva da diverso tempo la presenza di occupanti abusivi o incontri più o meno clandestini.

Situazioni che i residenti hanno continuato a segnalare più volte nel corso degli anni.

In Comune avevano dapprima cercato i proprietari dell’immobile, riuscendo a risalire a uno di loro, nominato custode giudiziario dell’immobile posto sotto sequestro. La precedente amministrazione aveva fatto rimuovere al privato l’imponente impalcatura inutilizzata, arrugginita e piuttosto pericolosa.

Restava il problema del facile accesso all’immobile tanto più che, nei vari sopralluoghi sono stati rinvenuti chiari segni di bivacchi abusivi.

Ottenuto il nulla osta dal curatore, gli attuali amministratori hanno risolto il problema, sigillando direttamente gli ingressi.

con dei pannelli. Una soluzione per impedire a senzatetto e clandestini di usare quella casa così fatiscente come ricovero per la notte.

Marisa Colibazzi