Progetto di inclusione e lavoro a Bivio Cascinare per i ragazzi della comunità di recupero

Progetto di inclusione e lavoro a Bivio Cascinare per i ragazzi della comunità di recupero

Progetto di inclusione e lavoro a Bivio Cascinare per i ragazzi della comunità di recupero

Quello che, pochi anni fa, era il Progetto F.O.C.E., oggi va sotto il nome di Progetto di Ergoterapia, è stato ideato dalla cooperativa sociale Ama Aquilone che opera presso la comunità di recupero (in seguito alla fusione con l’Associazione ‘La Speranza’), struttura immersa nella campagna di Bivio Cascinare. Si tratta di un progetto che ha ottenuto dalla Regione misure di sostegno viste le finalità che si prefigge in termini di inclusione lavorativa, messa in atto di misure di sostegno ergoterapico per gli ospiti della comunità con problemi psico-sociali: tutto questo attraverso azioni di tutela e salvaguardia dell’ambiente che circonda il centro di recupero. Al pari di quanto era avvenuto per il precedente progetto, anche stavolta c’è la collaborazione di realtà associative locali ed ha aderito al progetto di Ergoterapia anche il Comune "compresa la ditta che si occupa di raccolta differenziata nel nostro territorio", spiega il sindaco Alessio Pignotti. Il progetto finanziato dalla Regione, consiste nella pulizia di un percorso ad anello che interessa la sponda sud del fiume Chienti, la Basilica Imperiale di Santa Croce e l’area della comunità ‘Casa Speranza’. Quest’ultima, insieme ai vari partner, dovrà organizzare uscite didattiche pensate per valorizzate il patrimonio storico culturale ed ecologico della zona "e le iniziative pubbliche mireranno a far crescere la coscienza ecologica e la cura del sito, attraverso laboratori tematici, anche con l’impiego e l’ausilio di animali d’affezione per testare uno spin-off imprenditoriale con la Impregico" puntualizza ancora il sindaco. Protagonisti e principali destinatari del progetto sono i ragazzi della comunità, che dovranno occuparsi dello sfalcio e della cura del verde lungo tutto il percorso, di abbellire i punti più significativi anche con la cartellonistica, raccogliere i rifiuti abbandonati in quella zona e segnalare al Comune la presenza di rifiuti pericolosi. "Una bellissima iniziativa che abbiamo accolto con piacere", conclude Pignotti.

Marisa Colibazzi