Spedizione punitiva con le coltellate: condannato

Era stata la conseguenza di una guerra tra clan di nordafricani per il controllo droga. Una guerra che imperversava lungo la costa e che è finita in tribunale. Sotto processo è finito, un pluripregiudicato marocchino 40enne difeso dall’avvocato Giuliano Giordani, che si era reso protagonista di una spedizione punitiva a colpi di coltello. L’uomo è stato condannato a due anni e otto mesi per lesioni aggravate. Il fatto, che si era consumato a Lido Tre Archi, risale al giugno 2019 quando, poco dopo mezzanotte e mezza, il 40enne, armato di coltello, aveva atteso che arrivasse un altro magrebino, un noto spacciatore 35enne, per vendicarsi dell’aggressione e del pestaggio a sprangate messo in atto da quest’ultimo insieme ad altri due connazionali. IL marocchino aveva assalito ferocemente il 35enne, che, nonostante il tentativo di difendersi, era stato ferito gravemente al volto e in diverse parti del corpo. Ad un certo punto la vittima, che aveva perso molto sangue, aveva cercato di disarmare il suo aggressore che, durante la colluttazione, era rimasto ferito ad una mano. Ad avere la peggio era stato però il 35enne, che era stato trasportato d’urgenza al pronto soccorso di Fermo dai sanitari del 118. Qui i medici gli avevano dovuto trattare le ferite con decine di punti di sutura. Sul posto erano intervenuti i carabinieri della Compagnia di Fermo, che, dopo aver ricostruito la dinamica dell’episodio e ascoltato alcuni testimoni, avevano identificato e denunciato i due protagonisti del fatto di sangue.