
Cerimonia per il grande intellettuale, giornalista, disegnatore, scomparso a 98 anni nel 2019
Chissà quante volte Danilo Interlenghi si sarà seduto sulle panchine della strada nuova, proprio qui c’era la redazione del Messaggero che li ha diretto, qui è passato tante volte il grande intellettuale, giornalista, disegnatore, scomparso a 98 anni nel 2019. Da ieri la strada nuova ha una panchina intitolata proprio a lui, un omaggio condiviso con le figlie di Interlenghi, con il sindaco Paolo Calcinaro a sottolineare il valore di una figura di intellettuale a tutto tondo, sulla targa a lui dedicata c’è proprio il suo autoritratto in caricatura, con l’inseparabile matita. La città da sempre rende omaggio a Interlenghi, ogni anno in biblioteca si organizza una mostra delle opere che il maestro ha lasciato, per tenere sempre vivo il suo ricordo, la sua intelligenza, il suo sguardo acuto e attento sulle cose della vita, vissuta per quasi un secolo. Commosse le figlie, Rosanna e Luciana, per l’omaggio che la città ha voluto dedicargli, un uomo che ha vissuto gli anni della guerra, si è poi diplomato al mitico Montani, per poi laurearsi all’accademia delle belle arti di Modena. A Fermo ha insegnato anche educazione artistica e storia dell’arte, ma è la sua carriera di disegnatore che l’ha reso famoso in tutta Italia, oltre a quella di giornalista sportivo. Mai si era voluto allontanare dall’amata Fermo, qui ha vissuto la sua attività e oggi torna, su quella panchina, per sempre. Per chi mastica tecnologia, c’è anche la possibilità di inquadrare un codice che permette di conoscere la figura di Interlenghi e di ammirare alcune delle sue opere, magari seduti su questa panchina che guarda verso il cuore della città.