Uno schiaffo e un pugno, Marini paga 350 euro

Non luogo a procedere a fronte della querela ricevuta da Roberto Galiè in piazza Matteotti

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Fabio Marini se l’è cavata con una lettera di scuse, l’oblazione di 350 euro, ritenuta congrua dal giudice, e la dichiarazione del non luogo a procedere a fronte della querela ricevuta da Roberto Galiè con l’accusa di averlo colpito nel corso di una lite con uno schiaffo e un pugno, in conseguenza dei quali è dovuto ricorrere al pronto soccorso. La controversia si è conclusa ieri mattina davanti al giudice di pace del Tribunale di Fermo. Legale di Galiè Fulvia Bravi e di Marini Andrea Agostini. I fatti risalgono al 22 dicembre del 2019 e si sono svolti presso il pubblico esercizio “Yogorino” sito in piazza Matteotti il cui titolare è lo stesso Marini. Un pubblico esercizio particolare in cui sono adusi ritrovarsi molti noti personaggi sangiorgesi a disquisire del più e del meno e, in particolare, dei problemi e delle vicende cittadine. Una specie di social “reale” in concorrenza con quello “virtuale”. Quel 22 dicembre non esistevano ancora le norme anticovid e i citati personaggi c’erano tutti, insieme a tanti altri che generalmente frequentano il locale. Successe che ad un certo punto uno dei presenti si è preso a parole con Marini il quale stizzito decideva di cacciare tutti dal suo locale. Interviene Galiè dicendo: "Tu non puoi cacciare nessuno, non hai nessun titolo per farlo". Per tutta risposta gli arrivano lo schiaffo e il cazzotto. Vista la cattiva piega che stava prendendo la situazione tutti gli astanti si fanno pacieri e alla fine riescono a calmare gli animi. Ma Galiè, accortosi di essere rimasto ferito ad un sopracciglio si fa accompagnare al pronto soccorso dell’ospedale di Fermo dove lo medicano e gli danno 7 giorni di prognosi. Da qui la querela conclusasi ieri mattina come all’inizio riferito. Non è dato sapere se i due protagonisti si siano stretti la mano.

s. s.