Fermana, Antonioli tiene a rapporto il gruppo

Dopo la deludente prova di Perugia il mister ieri ha parlato e anche strigliato la squadra. Vuole sicuramente maggiore ’cattiveria’

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Fermana in piena emergenza punti. Dopo la sconfitta di Perugia, se è vero che non è più ultima in classifica, è vero anche che un solo misero punto in cinque partite non è quello che può servire in chiave salvezza. Pur sapendo le difficoltà che il calendario le aveva messo difronte nemmeno il più menagramo tra quanti seguono la Fermana, se lo sarebbe aspettato. Per fortuna, se così si può dire, la squadra non ha nemmeno il tempo si piangersi addosso. Già ieri mattina tutti al campo, non solo per i tamponi, ma anche un nuovo "conclave" con il mister teso ad analizzare i due schiaffi di Perugia e soprattutto per guardare avanti (domani sera al Recchioni) ad un avversario che chiama Gubbio. Cosa si saranno detti? Quali le cure per uscire dalla crisi? Il momento no è legato a una condizione fisica precaria? Piuttosto non sarà una questione mentale? Tanti interrogativi in attesa di risposta con l’ultimo che potrebbe essere quello più reale. Otto gol subiti e uno realizzato; tre espulsioni, e conseguenti turni di squalifica, troppi cartellini gialli, il tourbillon dei cambi in corso d’opera, troppi quelli tra primo e secondo tempo che forse, diciamo forse, hanno minato alla base le certezze di un gruppo che ancora non si conosce come dovrebbe causa gli otto arrivi dell’ultima ora.

Bene, detto che alla fine a ciò che è stato non si può porre rimedio, ecco arrivare il secondo turno infrasettimanale (ricordiamo per dovere di cronaca che nel primo a San Benedetto la Fermana ha ottenuto il solo punto messo in cascina), contro il Gubbio che sulla carta, stavolta lo possiamo affermare senza temere smentite, è alla portata dei canarini. Per di più gli eugubini si presenteranno al Recchioni senza gli squalificati Signorini e Pasquato, mentre la Fermana tornerà ad avere Manetta. Di ciò avremo tempo di parlarne domani, dopo che la squadra avrà rifinito la preparazione, forse con due mini sedute giornaliere, al termine delle quali la squadra andrà in ritiro: decisione condivisa da tutti. Tornando sulla partita di Perugia, non è possibile salvare nulla e nessuno: poca incisività, cattiveria agonistica latitante che una squadra come la Fermana non può non mettere sul terreno di gioco, deficit tecnico e altrettanta incapacità di fare gioco tanto che, lo abbiamo riferito in cronaca, nell’arco dei 97 minuti di gioco recupero compreso, la Fermana non ha indirizzato un tiro nella porta di Fulignati, spettatore non pagante.

A fronte di ciò sarebbe stato bello, ieri, essere presenti al "conclave", per guardare in faccia i giocatori, per capire come hanno accolto quella che ci limitiamo a definire la "strigliata" di Antonioli. Tecnico che non ha perso la speranza e che ha ripetuto a chiare lettere che per la Fermana il campionato inizierà domani. Bene, l’ambiente seppur deluso, tendenzialmente è portato a dargli ragione. Ma domani, anche lui è chiamato a dare qualcosa in più, indovinando la formazione e lasciarla giocare almeno per un’ora, fatte salve situazioni di forza maggiore in corso d’opera. Insomma che non si assista ai due soliti cambi dopo 45’ minuti, perché ancora una volta starebbe a significare che la formazione mandata in campo dal primo minuto è stata sbagliata.

Mauro Nucci