{{IMG_SX}}Ferrara, 22 giugno 2009 - Il centrodestra aveva ottenuto uno 'storico' ballottaggio al primo turno. Ma i tempi supplementari hanno decretato la larga vittoria di Tiziano Tagliani: Ferrara rimane così governata dal centrosinistra.


Il candidato democratico ha ottenuto il 56,7% dei voti. Fin dalle prime sezioni scrutinate si era portato in testa, e la vittoria già a metà scrutinio era ormai acquisita. "Ce l'abbiamo fatta: è la fine di una storia, iniziata con le primarie a novembre, che per me è durata troppo", sono state le prime battute di Tagliani. Già nel tardo pomeriggio è salito sullo Scalone del Municipio, accolto dagli abbracci di simpatizzanti, collaboratori. A chi gli chiede subito della continuità con l'amministrazione uscente di Gaetano Sateriale, il neo primo cittadino scherza: "Continuità? Mica tanto, sono il primo sindaco ex democristiano del dopoguerra in questa città".


Il sindaco neo-eletto ha intenzione di rimboccarsi subito le maniche: "Voglio dare un segnale di operatività immediata, mi prendo una settimana, non ho ancora contattato le persone". L'obiettivo è stilare subito i componenti della giunta comunale: "Non sarà facile passare da una giunta a 12 ad una ad 8: ci sarà ancora piu' lavoro da fare". Tra le intenzioni di Tagliani, quella di invitare i presidenti delle circoscrizioni alle riunioni dell'esecutivo.

Nonostante l'appoggio del Prc però non si spalancheranno le porte dell'esecutivo cittadino alla "sinistra comunista", conclude Tagliani: "Hanno un ottimo rappresentante in consiglio comunale (Irene Bregola, ndr), con cui si è aperto un confronto su alcuni punti programmatici". Un confronto "che proseguirà per tutta la legislatura".


Anche Dario Franceschini ha celebrato la vittoria con una telefonata a Tagliani. "Ciao Dario, come facciamo? Ho bisogno tu venga nel mio studio, c'è molto lavoro da fare..." è l'invito del nuovo sindaco di Ferrara al segreatrio nazionale dei democratici. Poco dopo, Franceschini parla con i cronisti: "Una scelta chiara, senza dubbi, che premia le persone", dice il leader democratico.


Sul fronte del centrodestra, non è bastato a Giorgio Dragotto il 43,3%. "Rispetto alle prospettive iniziali e' comunque un ottimo risultato - sono le prime parole dell'esponente del Pdl - All'appello sono mancati tanti elettori che al primo turno non avevano votato centrosinistra, i numeri c'erano. In ogni caso, complimenti a Tagliani".