Al Vandini l’ortopedia che conquista il mondo

Lo sbarco del Rizzoli nell’ospedale, bilancio positivo dei primi mesi d’attività. Nel futuro operazioni ad hoc e ambulatori sul territorio

Migration

Alla fine di aprile un ambulatorio nella casa della salute di Copparo; a giugno la stessa attività decollerà nella casa della salute San Rocco a Ferrara. In maggio ci sarà quella che può essere considerata una data storica, con la prima protesi personalizzata della caviglia. Verrà realizzata con una tecnica che segna un passo avanti nella scienza medica, si chiama protesi ‘custom made’. Succede ad Argenta, nell’ospedale ‘Mazzolani-Vandini’. Qui è stato creato un polo ortopedico di eccellenza grazie allo sbarco dell’Istituto Ortopedico Rizzoli (Ior). Una cittadella della sanità nata grazie alla collaborazione tra Usl di Ferrara e Rizzoli di Bologna. Il progetto, che ha alle spalle pochi mesi di attività, fa registrare già grandi risultati. Sono stati oltre 130 gli interventi in questo periodo, con 55 protesi (anca e ginocchio) e 20 urgenze provenienti dal Pronto soccorso di Argenta. Un percorso che ha la sua forza in un affiatato staff di medici e infermieri che ha come obiettivo quello di rendere il paziente autonomo in tempi brevi per consentirgli di tornare a casa e di riprendere le sue attività quotidiane, fatte magari di lavoro e sport. Lo scopo è quello di creare una rete ortopedica integrata sul territorio per garantire un’assistenza di eccellenza in prossimità del paziente e ridurre così la mobilità sanitaria. Ambizioso l’obiettivo. I prossimi step prevedono con il progetto a pieno regime la realizzazione di 46 posti letto e l’utilizzo del blocco operatorio con 4 sale chirurgiche. Sempre a pieno regime si prevede un balzo del personale che si attesterà sulle 128 unità. I medici saranno 28 (13 ortopedici, 10 anestesisti, 5 fisiatri). Il personale infermieristico toccherà quota 100 con 65 infermieri, 8 fisioterapisti e 27 oss.

Mario Bovenzi