FEDERICO BISCEGLIE
Politica

La sanzione dell’Agcom: "Comunicazione, sindaco e Comune hanno violato le regole"

Ferrara: l’autorità ha disposto che vengano rimosse le pubblicazioni ‘incriminate’. Dal municipio annunciano il ricorso al Tar: "Forzature nell’ordinanza". Anselmo a Fabbri: "Basta usare il potere per umiliare i ferraresi".

Il sindaco Alan Fabbri e lo sfidante Fabio Anselmo

Il sindaco Alan Fabbri e lo sfidante Fabio Anselmo

Ferrara, 26 maggio 2024 – È arrivato il verdetto dell’Agcom. L’ordine che giunge al Comune da parte dell’autorità garante per le comunicazioni è molto chiaro. "Rimuovere la comunicazione istituzionale realizzata mediante la pubblicazione dei post oggetto di segnalazione – si legge nel provvedimento –, sulla pagina istituzionale del Comune, nello specifico sul quotidiano online CronacaComune e sulla pagina personale Facebook Alan Fabbri Sindaco di Ferrara". Non solo. L’ente dovrà "pubblicare sulla home page della medesima pagina istituzionale, e sul profilo Facebook sopra detto, entro un giorno dalla notifica del presente atto, e per la durata di quindici giorni, un messaggio recante l’indicazione di non rispondenza dei post rimossi a quanto previsto dalla legge 22 febbraio 2000, 28. In tale messaggio si dovrà fare espresso riferimento al presente ordine".

Il pronunciamento dell’Agcom è frutto dell’istruttoria avviata dal Corecom a seguito delle segnalazioni fatte, in particolare, dalla capogruppo uscente del gruppo Misto, Anna Ferraresi, candidata di punta della lista civica a sostegno di Fabio Anselmo nel centrosinistra.

L’autorità ha dunque, tra le altre cose, rilevato che "le attività di informazione e comunicazione oggetto della segnalazione sono ricadute nel periodo di applicazione del divieto sancito della legge successivamente all’11 aprile, data di convocazione dei comizi per le elezioni europee dell’8 e 9 giugno 2024".

Nella sostanza, Agcom puntualizza che "l’attività di comunicazione istituzionale effettuata dal Comune di Ferrara non presenta entrambi i requisiti di indispensabilità e impersonalità cui la norma àncora la possibile deroga al divieto". Attività che peraltro sono state "realizzate dal Comune di Ferrara e dal suo amministratore con i mezzi e le risorse dell’ente" e pertanto "allo stesso imputabili". Fra i diversi rilievi, oltre ad alcuni post pubblicati sulla pagina Facebook di Fabbri, l’Agcom ‘incrimina’ anche la pubblicazione del bilancio di fine mandato. Anch’esso oggetto della segnalazione all’autorità regionale. Da ultimo, Agcom fa un riferimento alla giurisprudenza. "Per la comunicazione istituzionale in periodo elettorale e referendario – si legge nel testo – impersonalità e indispensabilità dei contenuti, risultano applicabili anche alle attività di informazione delle pubbliche amministrazioni".

Per tutta risposta il Comune – a parlare è il direttore generale, Sandro Mazzatorta – si sta già attrezzando per presentare un ricorso davanti al Tar del Lazio (competente per i contenziosi). "A fronte dei quattordici rilievi che ci sono stati mossi dall’Autorità – spiega il direttore generale – abbiamo già rimosso la comunicazione delle notizie sia dal sito istituzionale che da Cronacacomune. Parallelamente, abbiamo inserito nell’home page del Comune il provvedimento che ci è stato notificato dall’Agcom. Ma non ci siamo fermati qui, perché riteniamo che ci siano delle forzature in questa ordinanza". E saranno proprio questi elementi al centro della linea difensiva che imposterà il Comune in sede di probabile ricorso al Tar. Il ‘nodo’ è legato alla pagina social del sindaco Fabbri.

"Si tratta – argomenta Mazzatorta – di un rilievo molto forzato in quanto è Alan Fabbri, come persona fisica e non come sindaco, il titolare di quella pagina. È, insomma, una pagina privata sulla quale chiaramente il Comune non ha e non può avere competenze". Insomma, non è ancora finita.

Sulla vicenda ieri è intervenuto il candidato del centro sinistra, Fabio Anselmo: "Io chiedo solo il rispetto delle regole – così una nota rivolta al sindaco Fabbri –, che sono chiare e valgono per tutti. In qualità di primo cittadino dovresti dare l’esempio, invece usi il potere per umiliare la legge e i cittadini che la rispettano. Ma noi non ci stiamo".