FEDERICO DI BISCEGLIE
Cronaca

La stangata del Corecom: "Violata la par condicio. Diciassette contestazioni all’amministrazione"

La risposta del Comitato per le comunicazione all’esposto di Anna Ferraresi (Misto) . Nel calderone la pagina social di Fabbri, conferenze e il bilancio di fine mandato .

La stangata del Corecom: "Violata la par condicio. Diciassette contestazioni all’amministrazione"

La stangata del Corecom: "Violata la par condicio. Diciassette contestazioni all’amministrazione"

Ora la palla passerà all’Agcom che deciderà quale sanzione applicare al Comune. Nel frattempo, dal Corecom (comitato regionale per le comunicazioni) è arrivata la risposta all’esposto presentato in prima istanza dalla capogruppo del Misto, Anna Ferraresi. E, per l’amministrazione uscente, è una doccia fredda. Sarebbero infatti 17 le contestazioni mosse dall’autorità al Comune: altrettante le violazioni alla legge 28 del 2000. La par condicio, tanto per intenderci. L’impianto sul quale si basa il pronunciamento è chiaro: l’autorità contesta all’amministrazione di aver contravvenuto ai requisiti di "impersonalità e indispensabilità" previsti dalla legislazione per le comunicazioni nel corso della campagna elettorale. Nella segnalazione di Ferraresi – la delibera di Corecom è stata poi recapitata anche ai consiglieri dem uscenti, Davide Nanni e Davide Bertolasi, oltreché a Monica Chiarini – si fa riferimento a conferenze stampa, comunicati e inaugurazioni di sedi e spazi rigenerati. Ma, in particolare, alla pubblicazione da parte del Comune del Bilancio di fine mandato. All’elenco, si aggiungono anche una serie di comunicazioni via social. Anche su questo, il Corecom è molto chiaro. "Gli elementi indicati – si legge nel testo – indicano una chiara correlazione tra il profilo Facebook ‘Alan Fabbri sindaco di Ferrara’ e il Comune, considerata la commistione tra elementi istituzionali ed elementi a scopo propagandistico tale da ledere il legittimo affidamento dei cittadini circa la provenienza delle informazioni trasmesse da Alan Fabbri, sindaco uscente e candidato". Figura che, al contrario, dovrebbe "improntare la sua azione non solo agli specifici principi di legalità, imparzialità e buon andamento, ma anche al principio generale di comportamento secondo buona fede". Dunque, l’autorità contesta il fatto che "dall’11 aprile sulla pagina Facebook del sindaco Fabbri sono comparsi numerosi post propagandistici relativi alla campagna elettorale". Di qui il passaggio successivo che, tenuto conto delle segnalazioni dei consiglieri, arriva alla conclusione: "Tutte le comunicazioni appaiono in contrasto con il dettato della legge in quanto non presentano i requisiti di indispensabilità e impersonalità". Idem per quanto attiene alla pubblicazione del Bilancio di fine mandato. In questo caso, specifica il Corecom, "non ricorre il requisito dell’impersonalità in quanto riporta il logo del Comune, una lettera firmata dal sindaco e immagini del sindaco e degli assessori, né il requisito dell’indispensabilità ai fini dell’efficace assolvimento delle funzioni proprie dell’Ente". Lo stesso giudizio viene espresso sull’uso della comunicazione istituzionale effettuata mediante la pagina istituzionale del Comune e attraverso il sito cronacacomune.